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Nuovo focolaio Covid in una casa di riposo: 57 contagiati tra pazienti e operatori sanitari

Allerta a Vasto per i casi nella rsa San Francesco e il presidente della commissione Vigilanza Smargiassi chiede chiarezza e interventi tempestivi

Nuovo focolaio Covid in una residenza assistenziale. I contagi si sono diffusi nella rsa San Francesco di Vasto, dove personale e pazienti denunciano "un mancat piano di tamponi molecolari", che mancherebbero dallo scorso 11 novembre. Attualmente, sono 57 le persone risultate positive al Coronavirus. 

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi si appella alla Asl Lanciano Vasto Chieti, invocando "un supporto in ottica di forza lavoro da affiancare al personale presente". Il pentastellato chiede inoltre all'assessore alla Sanità Nicoletta Verì "di dare corso ad un piano urgente di tamponi per detta struttura, anche nel rispetto delle ordinanze del presidente di Regione Abruzzo che richiamano all'obbligo di test molecolari per le rsa".

"Per il momento - continua Smargiassi - è necessario ed urgente arginare il diffondersi dei contagi nella struttura e dare supporto a tutti gli operatori sanitari nella stessa impegnati; chiarisco comunque sin d'ora che non tralascerò di far luce, se del caso anche attraverso un'apposita seduta della commissione Vigilanza che ho l'onore e l'onere di presiedere, su ciò che è accaduto nella rsae più in generale sulla situazione del personale che nella stessa opera, sotto ogni profilo", conclude.

Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha spiegato di star seguendo "costantemente l’evolversi del focolaio Covid-19. Chiaramente - ha detto - l’attenzione è tutta focalizzata sulla situazione critica del personale in forze alla struttura, che registra numerosi casi di positività e di isolamento preventivo. Per il reperimento di infermieri ed operatori socio-sanitari sono in contatto con la Asl e ne ho fatto richiesta anche alla Regione Molise".

"Mentre desidero esprimere a tutti gli operatori sanitari coinvolti la gratitudine più profonda per non aver mai smesso di stare in trincea- ha aggiunto il primo cittadino - dobbiamo essere chiari con tutti i cittadini: non possiamo lasciare solo sulle loro spalle la lotta al virus,, ognuno deve fare la propria parte. Questa è l’ora della responsabilità, da parte di tutti". 

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