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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Elezione nuovo presidente del Consorzio di bonifica centro bloccata: scoppia la polemica

Duro il commento del Comitato di Bonifica sostenibile dopo sette anni di commissariamento

"Dopo sette anni di commissariamento ci si aspettava la proclamazione degli eletti alla guida del Consorzio di Bonifica Centro, ed invece in anticipo sulla befana arriva la notizia che tutto è bloccato per il ricorso presentato da Camillo Colangelo, Direttore di Confagricoltura che solo il 29 dicembre - ad elezioni conclusesi con una dura sconfitta della sua lista - si accorge che forse tutto il marchingegno elettorale ha un qualcosa di perverso".

Esplode le rabbia del Comitato di Bonifica sostenibile dopo la notizia della situazione di stallo a seguito delle elezioni.

"Eppure, proprio il direttore Colangelo è un cliente di vecchia data del Consorzio, ex consigliere ante 2016 e poi membro della 'consulta' fino ad oggi, uno che il Consorzio lo conosce bene dato che ha visto passare cinque o sei commissari e che dunque avrebbe dovuto sapere come funziona il meccanismo elettorale ben prima del 29 dicembre del 2023.

Non stiamo parlando di liste escluse o voti contestati, come normalmente accade ed è accaduto per alcuni Consorzi al voto in Abruzzo, ma di come lo stesso Consorzio ha selezionato gli aventi diritto al voto.

Solo che tutti gli atti preparatori delle elezioni che hanno predisposto e vincolato il procedimento potevano agevolmente essere impugnati dinanzi il TAR nei termini di legge (abbondantemente scaduti) ben prima delle votazioni ed invece, a sconfitta incassata, la Confagricoltura si rivolge proprio a chi ha validato il sistema elettorale, cioè alla Regione, chiedendole di sconfessare sé stessa ed annullare le elezioni.

Siamo arrivati al teatro dell’assurdo e sarebbe anche comica la situazione dato che la “Lista Consorzio” fa ricorso a sé stessa, ma purtroppo c’è poco da ridere. Infatti, con questo escamotage si impedisce la regolare formazione del consiglio e la designazione degli organi di governo. L’iter del contenzioso è articolato, coinvolge la Terza Commissione Consiliare della Regione che dovrà dare il suo parere sulla questione, ed in caso di rigetto del ricorso la Regione dovrà poi provvedere alle nomine mancanti per il completamento del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, e sappiamo bene che incombendo le elezioni regionali tutto potrebbe slittare di molti mesi.

I pochi consorziati che sono riusciti a votare , nonostante i mille paletti frapposti all’esercizio del voto (deleghe impossibili, pagamenti di tre annualità in uno, presidenti di seggio che non agevolavano le votazioni per via di contraddittorie disposizioni, tanto per citarne alcuni) hanno comunque espresso, in maniera democratica, la precisa volontà di riprendere in mano ed in prima persona la gestione dell’ente, volontà ampiamente condivisa anche da chi non è riuscito, suo malgrado, a votare.

La realtà è che questi signori possono permettersi di giocare alla politica perché ci siamo noi consorziati che, come vadano le cose, saremo comunque tenuti a pagare il loro gioco per tenere in piedi la struttura.

Come andrà a finire? In caso di accoglimento dovrà sollevarsi il problema della responsabilità di quei funzionari sia del Consorzio che della Regione che hanno consentito lo svolgimento delle elezioni con una procedura illegittima. Viceversa, in caso di rigetto gli eletti con molta probabilità saranno proclamati dopo le elezioni regionali, consentendo all’attuale Commissario di gestire anche la contribuenza 2024 che si preannuncia ancor più pesante di quelle passate. A meno che la 'buona politica', che esiste ancora anche nella nostra Regione, ponga fine celermente a questa pantomima e consenta nei termini il regolare insediamento degli eletti e la composizione dei nuovi organi di governo".

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