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Caos mense, l'incontro coi genitori organizzato da Azione Politica diventa un "consiglio comunale" ed è scontro

Il sindaco, arrivato a sorpresa con assessori e consiglieri di maggioranza, ha annunciato di aver presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sospensiva dell'appalto. Ma è polemica politica sulla presenza della consigliera Pompilio in commissione mense

Confusione in piazza Vico questa mattina durante l’incontro pubblico con le famiglie convocato dalla consigliera di opposizione Serena Pompilio per parlare delle mense scolastiche a Chieti.

Ma la mattinata ha preso un’altra piega quando sono arrivati in piazza il sindaco Diego Ferrara, l’assessore all’Istruzione Teresa Giammarino, assieme alla maggioranza per annunciare l’affidamento diretto dalla prossima settimana e fino alle vacanze di Natale del servizio mensa nelle scuole di competenza comunale. L’amministrazione sta infatti individuando le ditte a cui fare più affidamenti diretti a 139 mila euro, con costo giornaliero del servizio quantificato per 1.500 pasti (i bambini sono di più, ndr)  in 7mila euro. Da gennaio è previsto un bando provvisorio fino a quando non arriverà la decisione del Tar.

Una volta arrivato all'incontro, il sindaco ha ribadito che breve sarà pubblicato l’avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse di operatori economici disponibili ad ottenere l’affidamento del servizio fino alla fine dell’anno scolastico mediante procedura negoziata. Intanto, proseguono i contatti con società del settore per procedere a un affidamento diretto: "Contiamo di avere notizie positive a giorni - ha spiegato - in tal caso il servizio ripartirà subito, il tempo di qualche giorno, per consentire al gestore protempore di organizzarlo".

In più, il primo cittadino ha annunciato che il comune ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato contro l'ordinanza del Tar per impugnare la sospensiva: "Dobbiamo aspettare che i giudici si pronuncino e potrebbe avvenire in poco meno di due settimane. Qualora accolgano il nostro ricorso, avremmo risolto il problema, perché potremmo far ripartire la mensa in pochissimi giorni e chiudere tutte le altre procedure avviate".

"Il nostro primo interesse e, oggi, tutti insieme siamo qui per questo - ha aggiunto il sindaco - non è fare polemica o difenderci dalle rimostranze delle famiglie che sono legittime e dalle polemiche strumentali: la nostra unica priorità, e dovrebbe essere la priorità di tutti coloro che rappresentano i cittadini, è quella di riportare il servizio di refezione scolastica nelle scuole e speriamo davvero di farlo a brevissimo a tutela del bene più grande di questa città, i nostri bambini”.

“Visti i tempi il bando sarà sicuramente provvisorio e non è assurdo dire che lo stesso garantirà il servizio da gennaio a fine anno scolastico”, commenta dall’opposizione il consigliere di Chieti Viva, Giampiero Riccardo, presente in piazza stamani.

I toni si sono scaldati nel momento in cui è stato chiesto di convocare la commissione mense, che la maggioranza non convoca poiché la stessa la ritiene viziata. La capogruppo è Serena Pompilio, ex maggioranza, "ma il regolamento della commissione mensa – fa presente la consigliera Pd Barbara Di Roberto - che noi abbiamo ereditato e che provvederemo a sanare, prevede espressamente la presenza di due consiglieri di maggioranza e uno di opposizione”. 

“Quello che vorremmo far capire agli amministratori – confida una mamma – è che i bambini, specie quelli della scuola dell’infanzia, senza possibilità di condividere il pranzo stanno perdendo un momento importati di socializzazione e anche di gioco, per i più piccini. A noi non interessano le questioni tecniche: i bambini hanno diritto alla mensa”.

L'organizzatrice dell'incontro Pompilio, dal canto suo, spiega di aver convocato alcune mamme che "mi hanno chiesto più volte quale fosse la situazione sulle mense: era un incontro privato, ma ci siamo visti arrivare sindaco, assessori e diversi consiglieri di maggioranza. A mio avviso - commenta - non era quello il luogo in cui confrontarsi, perché ce ne sono di più idonei, come le commissioni e il consiglio comunale. Così, si è spostato il baricentro del motivo dell’incontro, è diventato una sede di dibattito politico che non doveva essere svolto in quella modalità. L'ascolto delle mamme è stato superato da questioni che potevano e dovevano essere trattate in sedi più idonee".

Sul fronte politico, Pompilio spiega di essere sì stata eletta in un gruppo di maggioranza, ma di votare i provvedimenti portati al vaglio dei consiglieri secondo ciò che ritiene opportuno: "Faccio parte di un movimento creato a livello regionale (Azione politica, ndc), per portare avanti in maniera civica, al di là delle ideologie, idee che devono essere positive per la città". 

L'incontro, comunque, è terminato con la sua richiesta al sindaco di convocare la commissione Mensa e di fornire ai consiglieri di minoranza gli atti richiesti da tempo e non ancora ottenuti. 

E proprio per questo, il consigliere di Forza Chieti Maurizio Costa ha chiesto un incontro al prefetto: "Da tempo - si legge nella richiesta - chiedo copia degli atti afferenti alla mia carica istituzionale, ma sistematicamente non mi vengono consegnati e non ricevo risposta".

Intanto, l'Udc invita ad "abbandonare la bagarre politica quotidiana sul tema mensa, che non interessa in alcun modo i bambini  e le famiglie che vivono il disagio procurato dalla mancata attivazione del servizio e che invero hanno necessità di soluzioni urgenti e concrete". Il capogruppo Mario De Lio chiede all'amministrazione di convocare le dirigenti scolastiche "per adottare una linea unitaria". 

E sulla mancata convocazione della commissione mensa, sottolinea che "non si può non convocare perché vi è un elemento passato dalla maggioranza alla minoranza: questo atteggiamento non vede l'importanza di un problema sociale, ma solo questioni di appartenza politica. La mensa è un problema di tutti, indipendentemente dal colore politico", conclude.

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