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Caos mensa a Chieti: sono le famiglie a trovare la ditta per far ripartire il servizio

La soluzione è stata avanzata nei giorni scorsi dai genitori dell'infanzia Cesarii: "Altre scuole potrebbero aderire alla proposta, stiamo aspettando che il Comune la accetti"

Arriva dalle famiglie una soluzione per superare il 'caos mensa' nelle scuole di Chieti. La proposta, avanzata dai rappresentanti dei genitori dell’infanzia Cesarii del Comprensivo 1, è stata portata all'attenzione dell'amministrazione comunale nel giorno della protesta delle famiglie.

I genitori hanno incontrato il vicesindaco De Cesare, l'assessore Pantalone, l'assessore Maretti e l'assessore Zappalorto. “Vogliamo rendere nota la proposta fatta nella sede del Comune lo scorso 3 ottobre – spiegano in una nota - così che anche altri istituti possano eventualmente aderire alla proposta che attendiamo sia accettata nei prossimi giorni”.

Dopo un’attenta ricerca sul territorio i genitori avrebbero individuato un'azienda in grado di fornire pasti veicolati verso la popolazione scolastica del Comune di Chieti. “Questa iniziativa non deve essere vincolante per il genitore che vorrà continuare a portare il pasto da casa per il proprio figlio – precisano i rappresentanti dell'infanzia Cesaii - L’organizzazione proposta dall’azienda è la seguente: i menù verranno realizzati in collaborazione con gli enti competenti, tenendo conto delle diete speciali; verrà messa a disposizione un’app per comunicare l’eventuale assenza ed eventuale pasto alternativo (da comunicare entro le ore 8.30); i buoni pasto verranno pre-acquistati per un minimo di 5 pasti e i pagamenti saranno gestiti mediante bonifico bancario (il costo pasto verrà definito nei prossimi giorni). Abbiamo concordato con l'azienda, al fine di contenere i costi, la fornitura del pasto evitando il materiale di consumo, ovvero tovaglietta, posata, bicchiere, tovagliolo che verranno portati in autonomia, riducendo così anche l’impatto ambientale”.

“Proprio in questi giorni – continuano le famiglie della scuola - si sta lavorando con gli organi competenti per capire se è possibile usufruire di un 'piatto unico' in cui proteine, grassi, zuccheri e fibre sono contenuti in una stessa portata per assicurarsi un pasto bilanciato, salutare, facilmente digeribile e veloce da consumare che abbasserebbe ulteriormente i costi per singolo bambino così da rendere il servizio fruibile alla maggior parte delle famiglie. All’amministrazione scolastica e a quella comunale verrà chiesto di adottare le corrette procedure per gestire i rischi da interferenze, con applicazione dell'art. 26, commi 3 e 3 ter del D.lgs. n. 81 del 2008, applicabile al caso dei refettori scolastici, ossia con conseguente adeguamento del documento unico di valutazione dei rischi. Per i plessi che non hanno la possibilità di usufruire di una sala mensa verranno proposti piatti mono porzionati”.

“Vogliamo che si rispetti il diritto di famiglia e pertanto chiediamo infine al settore delle politiche sociali di sostenere le famiglie meno ambienti che non possono sostenere economicamente il costo della mensa – chiedono ancora i genitori - Per i docenti abbiamo rilevato che la stessa azienda potrebbe fornire pasti veicolati accordandosi con una convenzione direttamente con la direzione dei plessi scolastici. Sempre in questi giorni abbiamo rilevato la possibilità di usufruire del servizio di sanificazione e pulizia degli ambienti destinati al servizio mensa da parte del personale Ata. Confidiamo in un celere riscontro positivo per il benessere e la serenità di molte famiglie, mettendo sempre e comunque al centro il benessere dei propri figli. L’azienda stessa sarà disponibile ad un incontro per poter rispondere a tutte le domande pertinenti il servizio. Siamo in attesa che si riunisca il sindaco e l'esecutivo con i dirigenti dei comprensivi scolastici comunali – conclude la nota - in quanto per noi dell'infanzia Cesarii, che già ci stiamo muovendo, i tempi di organizzazione sono solo di una settimana”.

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