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"Contratto scaduto e non prorogabile": il Comune spiega perché la studentessa con disabilità grave dovrà cambiare assistente educativa

Scaduti i 24 mesi di contratto interinale, la professionista non può essere stabilizzata dalla società, dunque deve necessariamente essere sostituita da un’altra operatrice con stessi titoli e qualifiche

Il contratto di lavoro è scaduto e non è possibile stabilizzare l'operatrice, né procedere con una deroga. È il chiarimento che arriva dal Comune di Chieti dopo il caso, denunciato dall'associazione Carrozzine determinate, della studentessa del liceo artistico Nicola da Guardiagrele affetta da sindrome di Rett, per cui è cambiata l'assistente educativa.

Un cambio, secondo la denuncia della mamma diffusa dall'associazione Carrozzine determinate, che rischia di vanificare tutti i progressi compiuti dalla giovane iscritta al terzo anno, che in due anni si è evoluta positivamente raggiungendo traguardi insperati.

"Conosciamo il caso della ragazza, che attraverso la società Chieti Solidale è preso in carico dal Comune da tempo - spiegano il sindaco Diego Ferrara e l'assessore alla Pubblica istruzione Teresa Giammarino - così come sappiamo che la nostra società è in contatto con la famiglia della ragazza da settembre scorso, per assicurare la continuità del servizio. Alla madre è stato già rappresentato sin da allora che l’operatrice interinale stava esaurendo i 24 mesi di durata del contratto e che, non potendo essere stabilizzata dalla società, dovrà essere sostituita da un’altra operatrice con stessi titoli e qualifiche, pur di continuare a seguire la ragazza garantendo la copertura delle prestazioni cui ha diritto, tant’è che l’11 maggio scorso Chieti Solidale ha comunicato sia formalmente sia da parte del presidente alla dirigente scolastica dell’istituto frequentato dalla ragazza il nominativo della nuova operatrice”.

“Il servizio - aggiungono - avrà la continuità richiesta dalla gravità del caso, ma purtroppo non siamo nelle condizioni di assumere a tempo indeterminato l’operatrice, né la legge consente deroghe senza procedere alla stabilizzazione, che per questo ente, che sta andando verso il dissesto economico e finanziario non è proprio cosa possibile, né lo è per Chieti Solidale, in quanto si creerebbe un precedente ingestibile per la società e il suo equilibrio precario vista pure la situazione del Comune".

"Non potendo procedere altrimenti e proprio per garantire l’assistenza - aggiungono gli amministratori - alla madre sappiamo che è stato chiesto da Chieti Solidale con congruo anticipo di far familiarizzare la figlia con la nuova operatrice e che sarebbe stato utile avviare tra loro un percorso comune per il bene della ragazza e per continuare ad erogare il servizio, cosa che mai è stata messa in discussione conoscendo la situazione. A lei il presidente della partecipata, Pierluigi Balietti, ha personalmente spiegato le ragioni che costringevano la società a interrompere il rapporto con l’attuale operatrice, assicurandole che sarebbe stata sostituita in tempo utile, come siamo pronti a fare proprio perché il servizio non venga interrotto. Per parte nostra, non rinveniamo malafede in questa situazione, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo per non interrompere l’assistenza e siamo pronti a fornirla, così come siamo disponibili a ricevere la signora per ulteriori spiegazioni. Non siamo nelle condizioni di agire diversamente, né abbiamo 'scappatoie' per aggirare l’ostacolo maggiore che è quello di una stabilizzazione che per noi è impossibile in questo momento”.

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