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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Chieti Scalo / Piazzale Guglielmo Marconi

Movida selvaggia, la denuncia dei residenti di piazzale Marconi: "La musica supera i limiti e il giardino è usato come bagno e alcova"

Ennesimo grido d'allarme dopo aver intrapreso anche le vie legali per garantire il diritto al riposo: una rilevazione dell'Arta ha evidenziato decibel troppo alti rispetto alla norma e il regolamento condominiale impone il beneplacito del condominio per serate musicali e feste

È un braccio di ferro che dura da qualche anno, quello fra i residenti del condominio Agorà di piazzale Marconi, e la movida del fine settimana, che spesso, complice l'inciviltà degli avventori, travalica di gran lunga il giusto diritto al divertimento. Le cronache lo hanno raccontato spesso: non solo episodi di cronaca segnati dalla violenza, ma anche maleducazione con varie sfumature. 

Ora, però, i residenti della zona lanciano l'ennesimo grido d'allarme, dopo essersi rivolti al Comune, dopo le numerose segnalazioni telefoniche alle forze dell'ordine e, raccontano, dopo aver intrapreso la via legale per chiedere che vengano fatte rispettare le norme sui decibel consentiti dagli impianti musicali dei locali di una delle zone più frequentate della città di Chieti.

La piazza di fronte alla stazione ferroviaria e i suoi dintorni, da circa un decennio, sono diventati punto di riferimento della "movida" del fine settimana, con l'apertura di diversi locali che attirano giovanissimi anche da fuori città. Ma non tutti, è l'appunto di chi vive in zona, rispettano le regole. E spesso i volumi raggiungono livelli ben oltre la tolleranza, basti considerare che, solo nella serata di ieri, nella piazzetta del condominio Agorà c'erano cinque dj set.

"La pazienza dei condòmini del residence Agorà, composto da circa 50 unità immobiliari - protestano i residenti - è veramente agli sgoccioli: ci sentiamo poco considerati, a vantaggio di chi, in modo 'un po' prepotente', ci impone di vivere per la maggior parte dell'anno il fine settimana con musica assordante". E che la musica proveniente da alcuni pubblici esercizi sia troppo alta, spiegano i residenti, documenti alla mano, lo ha evidenziato anche una rilevazione effettuata dall'Arta lo scorso luglio.

Così, ancora una volta, hanno deciso di prendere carta e penna, inviando una lettera aperta alle forze dell'ordine, per chiedere che vengano fatte rispettare le norme. "Abbiamo nell'ambito del lecito provato di tutto - spiegano - ma noi continuiamo a non poter dormire prima delle 3 di notte, dal venerdì alla domenica".

Oltre alle segnalazioni a chi di dovere, in due occasioni una delegazione dei condòmini ha avuto un confronto anche con il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, che, raccontano, "ci ha ricevuti e ascoltati, tuttavia con modesti risultati e solo a brevissimo termine".

L'obiettivo di chi vive nel condominio non è quello di tarpare le ali alla movida, bensì garantire il rispetto delle regole, nell'interesse di locali, avventori e residenti che sono spesso costretti a rinunciare al riposo. Si tratta di diverse famiglie, anche con bambini piccoli, dove la sveglia suona presto anche nel weekend. 

"Secondo il piano di classificazione acustica del comune di Chieti - dicono - la piazza è collocata in classe acustica IV (“area a intensa attività umana”) quindi in una zona sensibile e, per quanto ci risulta, non potrebbero essere autorizzati degli spettacoli musicali con casse esterne ai locali, sicuramente non oltre le 24 e non fino alle 2". 

A questo va aggiunto il fatto che come detto, lo scorso luglio, i rilievi acustici eseguiti dall'Arta per un intero fine settimana hanno certificato che "i livelli sonori sono superiori a quanto consentito": il valore limite notturno è fissato a 3 dB, ma quello registrato superava i 21.

. Per quanto ci risulta - aggiungono - i conduttori dei locali dovrebbero, per ottenere l'autorizzazione a fare spettacolo musicale e persino per le casse esterne, avere il beneplacito del condominio, viso che il suolo su cui si svolge lo spettacolo è condominiale, ma in più occasioni il condominio li ha diffidati dal mantenere questo comportamento".

A questo si aggiunge un problema di igiene pubblica, come già emerso negli anni passati da altre segnalazioni: "Il giardino dietro la piazza - lamentano ancora - viene liberamente utilizzato come un vespasiano e non infrequentemente anche come un'alcova".

Due anni fa, in questo stesso periodo dell'anno, il sindaco Diego Ferrara aveva firmato un'ordinanza che imponeva ai locali di fermare la musica a mezzanotte, pur restando aperti fino alle 2, con la presenza di addetti alla sicurezza per scongiurare comportamenti pericolosi o disordini.

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