Sopralluogo della neo soprintendente Collettini a piazza San Giustino: "Qualsiasi scoperta in più valutata con estrema attenzione"
Passione ed orgoglio. Il primo requisito c’è già tutto, viste le qualificate referenze professionali. L’orgoglio, quello di sentirsi un po' anche teatina, certamente verrà. Col tempo. Ma verrà. Perché questa, come ebbe opportunamente ad affermare chi l’ha preceduta, “è una Città che non si può non amare”. Cristina Collettini, romana, neo-soprintendente [anche] per le province di Chieti e Pescara fa visita al cantiere di Colle Gallo. Orario “impossibile” e puntualità da manager. L’orologio della torre campanaria scocca le 15 di questo afoso pomeriggio di giugno e lei è già lì.
A rendersi conto dei tempi di restituzione di piazza San Giustino alla Città, dei dettagli del progetto e dei reperti archeologici ancora visibili. E a confrontarsi con l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Diego Ferrara, dal suo vice e assessore alla Cultura Paolo De Cesare e dall’assessore ai lavori pubblici Stefano Rispoli. Insieme a lei la sua squadra, “senza la quale non sarebbe possibile alcun tipo di approccio con le responsabilità trasmessemi dalla dottoressa Rosaria Mencarelli che proprio qui a Chieti ha svolto un ottimo lavoro”.
Fin dal suo insediamento, lo scorso primo giugno, Cristina Collettini ha promesso “pari attenzione e dignità ai quattro capoluoghi abruzzesi”, nella sua duplice veste di responsabile per la soprintendenza del così detto “cratere” L’Aquila-Teramo e quella diciamo “storica” di Chieti, poi con la riorganizzazione ministeriale del 2016 divenuta Chieti-Pescara. Per fare ciò la Collettini, impegnata peraltro anche in altri prestigiosi incarichi fra cui quello di responsabile del procedimento per la realizzazione del nuovo piano dell’arena del Colosseo, dovrà più che sdoppiarsi.
“È vero”, sorride la dottoressa Collettini, “sono una per due Enti e quattro province, mi preoccupa, non lo nascondo, il compito di tutela che mi aspetta ma sono fiduciosa perché a disposizione ho alte competenze, ho imparato a voler bene a questa Regione vivendoci ed operandoci, proseguirò nell’impegno di Rosaria Mencarelli poiché il mio compito, il nostro compito va oltre i pur necessari confini burocratici, uniformerò azione, attenzione modalità di interventi sapendo di poter contare sui miei funzionari e sul personale tutto”. Che però è sottodimensionato, specie nella Soprintendenza Chieti-Pescara. “Diciamo che entrambe le sedi, dunque anche quella aquilana, ha problemi di organico ma la linea di indirizzo sulla tutela è la stessa, ciò significa che laddove una soprintendenza dovesse evidenziare delle carenze particolari cercherò di organizzare delle funzioni trasversali, articolati in uffici sinergici, capaci di ottimizzare analisi e soluzioni, in tal senso proprio oggi abbiamo effettuato una prima riunione programmatica, insomma, in sintesi, ci siamo sempre aiutati ed a maggior ragione continueremo a farlo anche oggi che il ruolo di dirigente responsabile dei due enti è stato riunito in una sola persona”.
Quindi, prove tecniche di trasmissione. Anzi di buon governo del bene culturale. Che è in gestazione da circa nove mesi dati i reciproci scambi di esperienze e vissuti tecnico-scientifici fra le due soprintendenze. “Ogni cittadino abruzzese non può pensare che una stessa azione vada concepita ed interpretata in modo diverso a seconda del luogo, chiaro è che bisogna tener conto dei diversi contesti ma l’unicità di pensiero sulla metodologia che verrà applicata è fuori discussione, ecco lavorerò per assicurare chiarezza e certezze a tutti i soggetti che entrano in contatto con le Soprintendenze”. L’architetto Gianfranco Scatigna illustra alla soprintendente il progetto della piazza. E mentre Ferrara e De Cesare confidano nei tempi programmati [fine agosto, ndc] “anche se verosimilmente ci sarà da mettere al conto rallentamenti dovuti all’approvvigionamento di materie prime causa i noti eventi bellici”, Cristina Collettini fa le pulci con puntigliosa e rigorosa competenza agli aspetti tecnici ed ai particolari dei grafici e dei disegni illustratile dagli architetti Gianfranco Scatigna, responsabile della sicurezza di cantiere, e Aldo Giorgio Pezzi, funzionario architetto, prima di passare sulla parte ancora visibile degli scavi [resti della domus di Caio Asinio Gallo ed annesse parti musive, cisterna domestica di recente scoperta]. Dove a farle da ciceroni sono gli archeologi Serafino Lorenzo Ferreri e Miguel Davide ed il restauratore Claudio Giampaolo.
“Qualsiasi scoperta in più, a Chieti come nel resto di questa stupenda regione che al di fuori non molti conoscono, è valutata con estrema attenzione e questo processo di visibilità, oltre che ovviamente di tutela, passa attraverso la collaborazione con le istituzioni locali ed a quanto sapranno promuovere attraverso eventi, esposizioni ed iniziative che narrano della storia di un territorio davvero speciale”. A proposito di spazi espositivi, il sindaco Ferrara conferma il prossimo allestimento del punto informativo, o dependance museale civica, di Via Chiarini dove saranno esposti i reperti, anche avvalendosi di narrazioni virtuali, provenienti da Colle Gallo. Parlando di sinergie il primo cittadino e l’assessore Stefano Rispoli mostrano cauto ottimismo per altre importanti opere [sede storica comunale di Palazzo D’Achille, scala mobile, ascensore di piazza Barbella] che per un verso o per l’altro impatteranno, in termini di funzionalità e “prodotto cultura”, sul recupero della centralità di piazza San Giustino.
Cristiana Collettini si congeda per un breve periodo di ferie. “Ma tra dieci giorni sarò di nuovo qui a Chieti, promesso”. La partenza è buona per questa giovane e dinamica dirigente a tutto tondo. Frenetica al punto giusto, caparbia e dalla attenzione tentacolare alle vicende che la interessano e riguardano a motivo del suo importante Ufficio. Non le chiediamo direttamente se Chieti rischia qualcosa dai continui riassetti e mosse strategiche del Mic: la risposta sarebbe istituzionale. Come giusto che sia per un alto funzionario dello Stato. E per la sua “squadra”. Questi tutti nomi del sopralluogo: Cristina Collettini, dirigente responsabile soprintendenze Sapab Aq-Te e Ch-Pe; Elia Ivonne, responsabile V settore Comune; Tina Maiorino, RUP dei lavori di riqualificazione di Piazza San Giustino; Anna Dioniso, funzionario archeologa Sapab Chieti-Pescara; Nicola Genovesi, responsabile riprese con drone; Aldo Giorgio Pezzi, architetto Sapab Chieti-Pescara; Serafino Lorenzo Ferreri e Miguel Davide, archeologi; Pietri Cimmino, capo cantiere ditta Giulisa Costruzioni; Isabella Pierigè, restauratrice; Emanuela Criber, architetto Sapab Chieti-Pescara; Claudio Giampaolo, restauratore; Anna Cicchitti, architetto cantiere di riqualificazione; Gianfranco Scatigna, architetto, responsabile sicurezza cantiere di riqualificazione; Sindaco Diego Ferrara; vice-sindaco ed assessore alla Cultura Paolo De Cesare; Stefano Rispoli, assessore ai lavori pubblici. Ed ultimo, in ordine di elencazione ma non di importanza, Sabatino Letta, assistente scientifico di Sapab Chieti-Pescara che oggi conclude il suo anno di “volontariato” post-pensione. Dopo 43 anni di preziosa militanza nei ranghi della Soprintendenza. Auguri Sabatino!