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Centri scommesse: diminuiscono in tutta Italia, ma non a Chieti

Addio ai centri scommesse: in Italia sono stati chiusi nell’ultimo anno 339 punti di raccolta

Addio ai centri scommesse: in Italia sono stati chiusi nell’ultimo anno 339 punti di raccolta. A renderlo noto è l’agenzia Agimeg, che ha analizzato i dati per ogni singola provincia. Il settore ha conosciuto un -3,3% con 9.924 centri scommesse rispetto ai 10.263 del 2019.

Complice anche l’effetto di distanziometri e leggi regionali, il calo più considerevole si è registrato a Bolzano e provincia, dove i punti scommesse sono crollati del 31,4% (passando da 35 a 24). Profondo rosso anche per Trieste, che ha perso il 23,5% (da 17 a 13) mentre al terzo posto c’è Matera con il -22,6% (da 31 a 24).

In top five anche Ascoli Piceno, che perde il 21,3%, e Caltanissetta, con il -21%, seguita da Belluno con il -20%.

Tra le province in controtendenza, si annovera Verbano-Cusio-Ossola che guadagna il +33,3% (salendo da 15 a 20 punti scommesse), seguita da Trieste con il +14,3%, poi Foggia con il +12,1%, Agrigento con il +11,6% e Campobasso con il +9,7%.

Anche Chieti è in controtendenza: da 73 centri scommesse è passata a 75.

Tra le grandi città, Roma perde il 6,1%, passando da 826 a 776 punti scommesse, Napoli il -4,9% (da 1.316 a 1.251) e Bologna addirittura il -12,1% (da 107 a 94). Segno positivo invece per Milano (+2,8% da 425 a 437) e ancor più per Torino (+4,8% da 331 a 347).

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