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Approvata la nuova rete scolastica: tutti gli accorpamenti a Chieti e nelle altre province

Si unificano il “Pomilio” e il “Galiani – De Sterlich”. L’istituto agrario di Scerni e l’istituto comprensivo di Monteodorisio – Cupello si accorpano. La Regione: "Non vengono soppresse scuole, gli interventi riguardano unicamente le direzioni e gli uffici amministrativi"

Dalla Regione via libera alla nuova rete scolastica a partire dall’anno 2024-2025. Lo rende noto l’assessore regionale all’Istruzione, Pietro Quaresimale, dopo l’approvazione della giunta regionale della proposta di piano presentata dallo stesso. La nuova geografia scolastica regionale risente delle linee guida indicate dal Ministero dell’istruzione che ha alzato i parametri numerici per l’autonomia degli istituti scolastici e ha cancellato l’istituto della reggenza delle direzioni scolastiche portando ad un accorpamento degli uffici amministrativi.

A Chieti e provincia le modifiche apportate alla rete per il prossimo anno scolastico riguardano l'unificazione dei due istituti Iis “Umberto Pomilio” di Chieti e Itcg “Galiani – De Sterlich” con la creazione di un unico istituto di istruzione superiore “Umberto Pomilio-Galiani De Sterlich"; l'unificazione della direzione didattica di Guardiagrele con l'istituto omnicomprensivo di Guardiagrele, con ridenominazione “Nicola da Guardiagrele – Modesto della Porta”; la soppressione dell’omnicomprensivo attuale con dissociazione tra scuola di infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado, da un lato, ed istituto agrario, dall’altro, e conseguente accorpamento tra l’istituto Agrario “Cosimo Ridolfi” di Scerni e l’istituto comprensivo di Monteodorisio – Cupello per la costituzione di un nuovo omnicomprensivo “Cosimo Ridolfi”. E la ricostituzione, in ottemperanza alla sentenza Tar Abruzzo n. 348/2022, dell’istituto comprensivo “P. S. Zimarino” di Casalbordino ricomprendente la scuola di Infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado dissociate dal soppresso omnicomprensivo “Ridolfi Zimarino”. 

Queste le modifiche nelle altre province:  a Teramo l'attivazione del nuovo indirizzo di studio “Istituto tecnico tecnologico Chimica, Materiale e Biotecnologie”; ad Atri l'attivazione del nuovo indirizzo di studio “Servizi Culturali e dello Spettacolo” nonché l'istituzione dell’articolazione “Gestione del Territorio” nell’ambito dell’Indirizzo Tecnico di “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria. Inoltre la giunta regionale nel provvedimento di licenziamento della nuova rete scolastica ha riconosciuto al liceo artistico per il Design “F. A. Grue” di Castelli, che mantiene anche l’autonomia, il titolo di “indirizzo raro” in quanto depositaria della tradizione ceramica castellana che attribuisce lustro alla Regione Abruzzo in tutto il mondo.

In provincia dell’Aquila: istituto omnicomprensivo di Roccaraso plessi aggregati all’Ic di Castel di Sangro ed all’Iis Patini-Liberatore; Istituto comprensivo “Serafini – Di Stefano” di Sulmona aggregato all’Istituto comprensivo “Lombardo – Radice” oltre ai plessi Infanzia via Matteotti e via Marane, la Primaria “Lola di Stefano” e la Scuola secondaria di I grado “Serafini”; i plessi dell’Infanzia di via Crispi e di via Angeloni aggregati all’Istituto comprensivo “Mazzini-Capograssi”. Liceo Statale Benedetto Croce di Avezzano aggregato all’IIS “A. Torlonia” istituendo il nuovo Iis “A. Torlonia-B. Croce” di Avezzano e conseguente aggregazione del Liceo Artistico “V Bellisario” con l’IIS “Galileo Galilei” di Avezzano, istituendo il nuovo Iis“G. Galilei-V. Bellisario”.

In provincia di Pescara l'istituto comprensivo “Giardini” di Penne si unifica con l'istituto comprensivo “Ciulli Paratore” di Penne e si accorpano l'istituto comprensivo 1 e l’istituto comprensivo 7 di Pescara; unificazione dell’I.I.S. “Umberto Pomilio” con l’ITCG “Galiani – De Sterlich”.

“Il nuovo piano di dimensionamento – dichiara l'assessore Quaresimale – ha cercato di sintetizzare, per quanto possibile, le esigenze e le istanze dei singoli territori. Il piano ha ridotto a 7 le direzioni accorpate a differenza di quanto ipotizzato dalle simulazioni del Ministero che avevano previsto 11 accorpamenti. È importante inoltre sottolineare – che non vengono soppresse scuole, ma gli interventi riguardano unicamente le direzioni e gli uffici amministrativi delle scuole stesse, per cui i servizi d’istruzione e scolastici sul territorio rimangono inalterati. Il nuovo piano di dimensionamento scolastico, che sarà operativo nell’anno 2024-2025, non fa altro che fotografare l’andamento demografico della regione, i cui dati negli ultimi anni fanno registrare non pochi affanni, con evidenti difficolta nelle aree interne. È una tendenza che non si riesce ad invertire – conclude Quaresimale -. In questo quadro ogni anno le Regioni e gli enti locali si trovano a licenziare un piano di dimensionamento scolastico che anziché incrementare l’offerta formativa media tra le diverse esigenze dei territori per evitare che gli stessi subiscano una riduzione di servizi”.   

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