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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Non si placa lo scontro tra l'assessore Pantalone e l'opposizione sull'impianto trasformato in centro Padel

Botta e risposta tra l'intergruppo e assessore allo Sport dopo la revoca dell'affidamento fino al 2034 all'associazione sportiva Teate Volley, accusata di "inadempienze gravissime"

"Irresponsabilità, omessa diligenza e tronfiezza di fronte a dati di fatto inconfutabili". L’intergruppo composto da Serena Pompilio (Azione politica), Maurizio Stefano Costa (Forza Chieti), Mario De Lio (UDC), Bruno Di Iorio (Lista Di Iorio Sindaco) e Giampiero Riccardo (Chieti Viva) torna ad attaccare il sindaco Diego Ferrara e l'assessore Pantalone sulla questione dell'impianto sportivo di Filippone dove sono stati realizzati due campi da padel non autorizzati e dati in subaffitto a un'altra società sportiva.

"Si è partiti da un segnalazione di un privato cittadino per arrivare a commissioni controllo e garanzia, interrogazioni in aula e sollecitazioni rimaste inascoltate. Un’amministrazione che ha negato per un anno la verità sottraendo un palazzetto alla pallavolo (esiliata per un anno fuori città), al calcio a 5, al basket ed al pattinaggio. Un fine sociale della struttura negato alla città in favore di un fine di lucro su cui l’ente non ha nemmeno beneficiato.

L’assessorato interviene solo ed esclusivamente a seguito di indagini da parte delle forze dell’ordine come è riportato nel provvedimento di revoca. Ci meravigliamo che questa maggioranza non abbia contezza del ruolo della minoranza che ha il compito di vigilare sull’operato di chi amministra e da sempre ha dato disponibilità con proposte e segnalazioni puntualmente bocciate per la mera forza dei numeri perché  l’oppositore da fastidio, crea nioie e scava nelle cose che i più vorrebbero lasciare nell’ombra".

Per Serena Pompilio "quello che ne scaturisce è un fine sociale del palazzetto di Filippone completamente ignorato dalla mancanza di controllo da parte dell’assessorato allo Sport in favore di un fine di lucro che non ha avuto nemmeno riscontro finanziario per l’ente. Questo è il dato inconfutabile emerso su cui c’è stata inerzia per più di un anno da parte di chi oggi vuole apparire come salvatore di una inefficienza amministrativa dettata da trionfezza ed indifferenza rispetto alle segnalazioni pervenute ufficialmente da privati cittadini e strumenti quali le interrogazioni e le commissioni svolte agendo solo ora a seguito di indagini delle Forze dell’ordine".

Il sindaco Diego Ferrara e l’assessore allo Sport, Manuel Pantalone in replica alla minoranza dicono che "chi punta il dito e accusa, ancora una volta dimostra solo la sua poca conoscenza delle procedure amministrative. Sull’impianto di Filippone, l’Amministrazione si è mossa quando aveva le carte per procedere. I piani sono due: quello tecnico, che ha richiesto accertamenti e adempimenti che devono svolgere gli uffici e che sono stati compiuti e ampiamente documentati come risulta agli atti di questi mesi e dalle ripetute diffide fatte dall’Ente e quello politico, che ha fatto sintesi dei fatti che hanno portato alla decadenza della concessione.

Questa è la storia. “Non è stata l'opposizione a stimolare le azioni compiute su gestore e struttura, perché ciò che i nostri consiglieri-accusatori dicevano sull’impianto di Filippone era ben diverso e bene ricordiamo i loro rilievi fatti su aspetti urbanistici di cui l'ufficio ci aveva dimostrato l'insussistenza – riprendono gli amministratori - .  Siamo certi che a seguito dell’attenzione dedicata all’argomento da parte di organi terzi, il lavoro svolto e il riscontro dell’attività amministrativa che c’è stata emergerà e quello a noi interessa, perché sappiamo che la comunità è in grado di discernere fra un’accusa strumentale e un’attenzione continua e tesa alla soluzione di un problema. Questo è accaduto con l’impianto, dalla fase tecnica di verifica degli uffici, fino alla decadenza della convenzione, che comporterà, da parte del Comune, anche l’acquisizione dei luoghi nello stato attuale. In merito alla convenzione, l’amministrazione ha sempre affermato e ritenuto che all'interno della struttura dovesse essere garantito il concetto di polifunzionalità e che l'ufficio avrebbe fatto le opportune verifiche e chiesto l'adeguamento del Pef al gestore, cosa che non è mai accaduta, siamo rimasti inascoltati, tanto che, cosa gravissima, è poi emersa anche la subconcessione della struttura. Il gestore ha violato gli articoli 2, 13 e 19 della convenzione e, una volta accertato le violazioni, messe nero su bianco in più di un sopralluogo e negli atti, abbiamo provveduto con il servizio Sport a procedere, tutelando l'Ente con lo strumento della decadenza contrattuale.

È attraverso gli atti che la pubblica amministrazione si esprime, specie in questo momento, perché qualsiasi azione si intraprenda, se non adeguatamente comprovata, genera contenziosi, cosa che l’Ente oggi non può permettersi. Tanta e tale ignoranza della procedura amministrativa spiega la qualità della richiesta che i consiglieri hanno lanciato a mezzo stampa dopo aver saputo del fascicolo della procura. E questo, parlando di tempi, la dice lunga anche sugli intenti di prendersi 'meriti' che non esistono: il Comune si era già mosso quando chi ci accusa ha cominciato a cercare visibilità sull’argomento e oggi è arrivato a un atto fortissimo, la decadenza, dunque attenzione, perché rimarcare oggi cose già ampiamente chiarite, mette in chiaro i metodi che muovono certa politica, specie a ridosso di imminenti campagne elettorali”.

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