Sigismondi (FdI) sulle regionali: “Il centrosinistra abruzzese festeggia la vittoria della Sardegna perché sa di non poterlo fare qui il 10 marzo"

“Il centrosinistra abruzzese festeggia la vittoria della Sardegna perché sa di non poterlo fare in Abruzzo il prossimo 10 marzo, quando verrà sonoramente bocciato dai cittadini. L’Abruzzo, infatti, ha già conosciuto il malgoverno del centrosinistra e, come si respira sui territori, certamente dalle urne emergerà la volontà di proseguire la fase di crescita che il presidente Marco Marsilio è riuscito ad imprimere alla nostra regione" a dirlo è il senatore e segretario abruzzese di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, riferendosi ai risultati elettorali della Sardegna dove ha vinto la candidata del centrosinistra Alessandra Todde e ai vari commenti che in queste ore animano la politica abruzzese.

Secondo il senatore del centrodestra non c'è alcuna analogia tra Sardegna e Abruzzo, le uniche due regioni chiamate alle urne nel 2024 per la scelta dei rispettivi governatori.

"In Sardegna - sostiene - c'era consapevolezza che la competizione sarebbe stata difficile per il centrodestra e questo aspetto ha comportato anche il cambio del candidato alla Presidenza. In terra d’Abruzzo la situazione è completamente diversa: i grandi risultati conseguiti dal governo regionale sono sotto gli occhi di tutti e l'apprezzamento per l'operato del presidente Marsilio si riscontra ovunque, con una grande attenzione e partecipazione ad eventi ed iniziative. L'autorevolezza e la forza di Marsilio unitamente alla solidità della coalizione, determineranno la vittoria del 10 marzo, garantendo stabilità e la conferma del buon governo in Abruzzo".