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Paolucci (Pd) contro la visita di Marsilio al depuratore di San Martino: "Passerella elettorale, i lavori in perenne ritardo"

"Un 'non evento' - lo definisce il consigliere regionale di opposizione - dal sapore anche amaro, perché la Regione di centrodestra è inerte sul fronte consorzi, tanto che ha condannato il Consorzio di Bonifica Centro a un interminabile commissariamento"

“Passerella elettorale quella di Marsilio ieri mattina al depuratore di Chieti Scalo, impianto esistente da decenni, dove il presidente uscente si è fatto vivo dopo cinque anni a fare la finta inaugurazione di lavori di adeguamento in perenne ritardo e dove l’Arta, Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale, ha più volte sottolineato varie criticità, a partire dai miasmi che ogni estate si verificano in tutta la zona San Martino e più in generale dello Scalo". Sono le accuse che arrivano dal capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Silvio Paolucci, in riferimento alla visita del presidente della giunta regionale al depuratore di San Martino, ieri mattina.

"Un 'non evento' - lo definisce Paolucci - dal sapore anche amaro, perché la Regione di centrodestra è inerte sul fronte consorzi, tanto che ha condannato il Consorzio di Bonifica Centro a un interminabile commissariamento, nonostante le elezioni per i rinnovi si siano tenute a fine novembre. Un marchio, l’inerzia, che interessa tutto il settore primario, che con Marsilio ha vissuto il suo momento più brutto e problematico, l’Abruzzo è l’unica regione d’Italia che a fronte dei miliardi del Pnrr per l’agricoltura è riuscita a non portare a casa né fondi e né progetti”.

“La Centro Depurazione affiliata e il cui socio di maggioranza appartiene al Consorzio di Bonifica - incalza - è operativa da oltre due anni, ci si chiede perché, dunque, inaugurare una struttura recuperata sulle ceneri della vecchia Depuracque a ridosso delle elezioni regionali – si chiede Paolucci - .Ad accompagnare Marsilio, oltre ai vertici silenti del Consorzio commissariato, vecchie conoscenze del centrodestra, che dopo la carriera politica hanno intrapreso quella residuale di amministratori societari, al riparo di venti contrari e sconfitte elettorali. In verità, a parte il movimento generato dalla visita presidenziale, a San Martino tutto è fermo. Lo sa bene il Comune di Chieti, che aspetta ancora la ristrutturazione della viabilità consortile da parte del Consorzio, lavori che sono ancora fermi, nonostante i finanziamenti pronti e i tanti annunci fatti negli anni da consiglieri regionali e comunali teatini di Forza Italia. L'impianto di depurazione delle acque reflue di San Martino - conclude il consigliere del Partito Democratico - dovrebbe gestire le sole acque di scarico della città, ma oggi il Consorzio ha la gestione anche dei rifiuti liquidi. E mentre tutto il mondo celebra la transizione ecologica, il centrodestra a Chieti celebra solo se stesso per lavori non ancora definiti”.

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