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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Ortona

Tagli alla spesa e aiuti agli agricoltori, l'opposizione convoca il consiglio comunale

Gli otto consiglieri di minoranza hanno chiesto la convocazione dell'assemblea civica: "Inacettabile che l'azione amministrativa sia bloccata perché la maggioranza litiga per le poltrone"

“L’opposizione convoca il consiglio comunale mentre la maggioranza litiga per le poltrone”. I consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco, nella giornata di ieri, 2 ottobre 2023, hanno richiesto la convocazione del consiglio comunale, l'undicesimo convocato dalla minoranza su 16 in totale che si sono tenuti dall’inizio della consiliatura.

La prima proposta che l'opposizione vuole portare all'attenzione dell'assemblea civica riguarda le linee guida per il bilancio di previsione 2024/2026, che contengono indicazioni al sindaco e alla giunta comunale per stanziare le risorse necessarie per alcune priorità da finanziare con la riduzione dei trasferimenti al Cmo, il taglio del 20% delle indennità di sindaco e assessori, la razionalizzazione della spesa, mutui e finanziamenti specifici.

In particolare i consiglieri di opposizione propongono “di realizzare un parco verde attrezzato sul terreno di proprietà comunale a nord del Parco Ciavocco, assegnare un contributo annuale di 40mila euro alle scuole ortonesi per le attività istituzionali e la formazione dei docenti, prevedere misure a sostegno delle imprese del comparto pesca, realizzare iniziative culturali attraverso il coinvolgimento di associazioni e artisti ortonesi, ripristinare la riserva regionale Punta Acquabella, favorire sul territorio comunale la costituzione di comunità energetiche, realizzare orti su terreni comunali da concedere a privati cittadini, sistemare la viabilità nella zona industriale, sistemare la Postilli-Riccio con illuminazione e arredi urbani, realizzare parcheggi e accessi al mare per riqualificare le principali zone turistiche cittadine, finanziare il completamento dei lavori di adeguamento sismico della scuola di via Mazzini, completare il manto in erba sintetica nell’antistadio di via Papa Giovanni XXIII, realizzare un intervento con partenariato pubblico-privato per riqualificare il campo sportivo di Caldari e realizzare una piscina comunale, sistemare le reti idriche e consentire la captazione delle acque sorgive in località Saraceni e potenziare il sistema dei pozzi artesiani sul territorio”.

La seconda proposta riguarda l’adozione di misure a sostegno degli agricoltori gravemente colpiti dalla peronospora e che hanno visto ridurre drasticamente la loro produzione. È stato proposto di sospendere fino al 31 dicembre 2025 il pagamento, da parte degli agricoltori danneggiati dagli eventi meteorologici eccezionali verificatisi nei mesi di maggio e giugno 2023, di imposte, tasse e canoni, da restituire a rate e senza interessi dopo il 1° gennaio 2026, nonché di esentare completamente dal pagamento dell’Imu per gli anni 2024 e 2025 le aziende agricole.

“In un momento particolarmente delicato per la nostra comunità – dichiarano i consiglieri comunali di opposizione – ci siamo fatti carico di dettare delle linee guida per la redazione del prossimo bilancio di previsione e di proporre alcune misure a sostegno degli agricoltori”.

“È inaccettabile – continuano i consiglieri comunali di opposizione – che il sindaco Leo Castiglione e i suoi fedelissimi abbiano bloccato l’attività amministrativa con gravi ripercussioni per cittadini, professionisti e imprese, mentre tentano inutilmente di ricomporre i pezzi della maggioranza e trovare un equilibrio con incarichi e poltrone per tirare a campare, senza alcuna idea di cosa fare concretamente per far uscire la città di Ortona da una profonda crisi economica, sociale e culturale”.

“Mai prima d’ora la città di Ortona è stata così ferma e isolata – concludono i consiglieri di minoranza – Ormai l’unica cosa sensata che Castiglione e i suoi fedelissimi possono fare è chiedere scusa agli ortonesi e liberare la città dalla loro incapacità”.

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