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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

L'opposizione contro il presidente del consiglio comunale Febo: "Negato il diritto di parola"

I capigruppo di minoranza si appellano al prefetto e inoltrano una richiesta di chiarimento scritta dopo gli ultimi accadimenti in consiglio

"Il presidente Febo surreale come il consiglio comunale che presiede": piovono accuse da parte della minoranza a Chieti dopo l'ultimo consiglio comunale.

I capigruppo Udc, Lega, Azione politica, Chieti viva, Di Iorio Sindaco, Forza Chieti, Forza Italia, Fratelli d’Italia presenti ieri al consiglio comunale convocato in seconda seduta "stigmatizzano il comportamento illegittimo del presidente del consiglio Luigi Febo  il quale ha negato letteralmente la parola al capogruppo Lega Mario Colantonio che l'aveva regolarmente richiesta per 'fatto grave' ".

Secondo l'opposizione "si susseguono pagine sempre più oscure dell'amministrazione Ferrara e quindi è inevitabile rendere noto ciò che accade a danno della città di Chieti e dei suoi cittadini e richiedere risposta scritta sull'operato attuato dal presidente Febo. Per questo - dicono - ci si appella al prefetto di Chieti ancor prima che al sindaco di Chieti, al presidente del Consiglio comunale di Chieti e a tutti i componenti ufficio di presidenza e al segretario comunale". Agli organi di competenza i capigruppo hanno richiesto il parere scritto "in ordine alla legittimità e regolarità dei fatti accaduti nella riunione di consiglio comunale del 21/09/2023 ed in particolare alla non concessione della parola, quale iniziativa di un consigliere di minoranza, prevista dal regolamento, per segnalare un fatto di particolare gravità, non riconoscendo così quanto previsto dal regolamento ed il diritto di esprimere la propria personale posizione nell'ambito del consiglio, come previsto anche dall'articolo 43 del decreto legislativo n. 267/00" si legge.

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