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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Atessa

"Perché con le donazioni Covid sono stati acquistati macchinari per patologie non relative al virus?"

L'interpellanza del consigliere Taglieri chiede chiarezza sui dispositivi di endoscopia comprati dalla Asl per l'ospedale di Atessa

Chiede "chiarezza sull'utilizzo di una parte delle donazioni Covid per l'acquisto di macchinari nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti" il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Francesco Taglieri, che è anche vicepresidente della commissione Sanità. A riguardo, il pentastellato ha presentato un'interpellanza in consiglio regionale.

Il riferimento, in particolare, è agli "acquisti di attrezzature per l'endoscopia da destinare al presidio di Atessa, di una risonanza magnetica articolare, e dell'ormai tristemente celebre Tac mai arrivata all'ospedale di Lanciano. Ci sono diverse situazioni su cui deve essere fatta un'operazione verità, per rispetto dei cittadini e per la trasparenza che deve accompagnare questo tipo di operazioni".

Il decreto Rilancio stabilisce un elendo di beni riconosciuti necessari al contrasto dell'emergenza pandemica e ne stabilisce l'esenzione Iva fino al 31 dicembre 2020 e un'aliquota Iva agevolata al 5% dal 1° gennaio 2021. Come ricostruisce Taglieri, con la delibera 759 dell'8 luglio scorso, la Asl ha stabilito l'acquisizione di attrezzature elettromedicali per endoscopia da destinare ad Atessa per un importo superiore ai 260mila euro, utilizzando prevalentemente i fondi delle donazioni Covid.

"Ciò che risulta difficilmente comprensibile - commenta il consigliere - è come questi strumenti, utilizzati per procedure di gastroscopia e colonscopia, possano essere ritenuti utili al contrasto di patologie legate al Covid. Non sembrano essere note, in letteratura scientifica, patologie di queste genere legate al Coronavirus, tantomeno attività di riabilitazione di tipo gastroenterologico. Oltretutto, dalle carte sembrerebbe che l'acquisto sia stato effettuato comunque con un'aliquota Iva al 22%, il che dovrebbe far ritenere che venditore e acquirente concordano sulla destinazione 'non Covid' del bene”.

“Una grande confusione generalizzata – prosegue –, che emerge anche dall'allegato 2 della delibera Asl numero 781 del 22 settembre 2020, che riporta la rendicontazione dell’impiego delle somme derivanti da donazioni Covid, nella quale sono presenti beni di cui è quanto meno dubbio il legame con l’emergenza pandemica, come ad esempio 'Risonanza Magnetica Articolare' o 'Apparecchiature elettromedicali unità operativa Endoscopia'”.

“A questo si aggiunge il caso, che denuncio ormai da mesi - puntualizza Taglieri - della Tac acquistata per il presidio di Lanciano sempre con impegno di donazioni Covid e mai arrivata a destinazione. Una delibera ha infatti dirottato la Tac a Vasto, dove erano peraltro appena state consegnate apparecchiature analoghe, e che invece richiedeva una strumentazione per la risonanza magnetica. Nella rendicontazione delle donazioni 2020, tuttavia, la Tac non compare e non è dato sapere con quali fondi sia stata acquistata. Allo stesso modo, non sappiamo se ci fosse realmente un collegamento all’emergenza Covid, visti i macchinari già presenti a Vasto”.

“È un grande caos su cui bisogna fare immediatamente chiarezza. Le domande che pongo vanno dall'esigere certezze sulla regolarità delle delibere per gli acquisti, alle modalità con cui si utilizza la riabilitazione gastroenterologica; da venire a conoscenza di quale fondo sia stato usato per l'acquisto della Tac, a come siano stati effettivamente utilizzati i soldi se poi il macchinario non è mai stato installato a Lanciano. Tutte questioni su cui non farò un passo indietro finché non verrà fatta totale chiarezza dal centrodestra”, conclude il consigliere regionale.

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