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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"Attenti al degrado causato dallo street food in piazza San Giustino": Di Ciano (Italexit) si rivolge al Comune

Il coordinatore provinciale del partito di Paragone si riferisce all'evento in programma il prossimo 30 settembre in piazza

"Attenti al degrado provocato ovunque vengono ammessi banchi di vendita di 'street food', come è in programma il 30 settembre a pochi giorni dalla inaugurazione di domani"
 
Il coordinatore di Italexit per Chieti e provincia Andrea Di Ciano sollecita l'amministrazione comunale sulla salvaguardia della nuova pavimentazione di piazza San Giustino. "Porto come esempi Varese e L'Aquila, dove una scelta sbagliata dei materiali per la ripavimentazione pone già costosi problemi di manutenzione lasciati in eredità ai cittadini che dovranno indirettamente pagare e alle future amministrazioni che dovranno provvedere".

"Plaudiamo – esordisce Di Ciano - al ritorno di piazza San Giustino tra i luoghi vivi della città, un giorno atteso dopo la chiusira per il cantiere del rinnovo. Ma la nostra antica e prestigiosa piazza non può diventare il retrocucina della città, tanto più dopo la ripavimentazione che già lascia intravedere una scelta discutibile dei materiali, tesa più all'effetto scenografico che alla durevolezza dell'opera. Lo diciamo perché l'inaugurazione di domani l'amministrazione comunale ha programmato una festa molto laica (in contrasto con lo spirito del luogo) che prevede anche degustazioni e cibo di strada, street food secondo un anglicismo ormai di moda.
 
Le piazze rinnovate e già in degrado al momento dell'inaugurazione – osserva l'esponente teatino di Italexit - abbondano ormai in tutta Italia. Il caso più eclatante è a Varese, dove piazza Vittorio Emanuele II è macchiata irrimediabilmente dall'unto che lo street food lascia dietro di sé ad ogni passaggio. Ma anche a L'Aquila abbiamo esempi di restauri con i materiali sbagliati, come si prevede a piazza Palazzo, e già si discute come fronteggiare la sporcizia che affligge altri angoli del capoluogo regionale di recente ripavimentati con la pietra bianca calcarea locale, bella allaposa in opera ma difficilissima e costosissima da manutenere.
 
Ci chiediamo allora – conclude Di Ciano - se l'amministrazione-Ferrara ha scelto con giudizio i materiali per il selciato della nostra grande piazza, e in caso contrario se ha preso coscienza degli alti costi di manutenzione da mettere in conto per il futuro. Nel frattempo mettiamo in guardia dall'autorizzare per il 30 settembre la presenza di stand che vendono cibo. Con un'unica eccezione: che si prendano misure per proteggere il selciato laddove i banchi di vendita troveranno posto nella serata del 30. E così anche per eventuali altri eventi ospitati davanti alla cattedrale".

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