"Errori nelle risposte al concorso indetto dal Comune, è un fatto gravissimo": la denuncia di Di Nardo (centrodestra)
Stando a quanto denunciato dal consigliere di minoranza, nella prova per istruttore amministrativo contabile, due dei quesiti a risposta multipla non prevedevano quella corretta fra le varie opzioni tra cui potevano scegliere i candidati
Parla di "pasticcio" in merito al concorso da istruttore amministrativo contabile Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra in consiglio comunale. Per l'esponente di opposizione, infatti, nella prova a cui sono stati sottoposti i candidati, c'erano due domande a risposta multipla senza alcuna risposta esatta.
“C’è un castigo dal quale il Comune di Ortona non riesce a sfuggire, quello della superficialità. Per voler essere fiduciosi. Ma quello che è accaduto, nei giorni scorsi con il bando di interpello Asmel per la copertura di sette posizioni da istruttore amministrativo contabile ha, francamente, dell’incredibile”, commenta Di Nardo, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni.
Agli oltre 100 candidati, secondo quanto ricostruito dallo stesso consigliere di minoranza, è stata somministrata una prova scritta con 30 quesiti a risposta multipla. "Peccato - spiega - che in due casi le terzine proposte non contenessero la risposta esatta. In un caso l’ipotesi di soluzione era scritta persino in una maniera non esattamente comprensibile. Diventa quindi singolare che, al candidato che si è attestato al primo posto in graduatoria, sia stato assegnato un 29 di punteggio provvisorio e finale, quando nell’eventualità le risposte esatte potrebbero essere eventualmente soltanto 28.
“Un fatto gravissimo - incalza - che a nostro modo di vedere getta un’ombra pesante sull’intero svolgimento della prova. Il passo successivo è quello che ci spinge a chiedere quale sia la ragione per cui il piano integrativo attività organizzative (Piao) ha previsto nel fabbisogno del personale per il periodo 2023-2025 tre istruttori amministrativi contabili, di cui due ai servizi culturali-bibliotecari e uno ai servizi demografici. Che bisogno c’è in quei settori di questi specifici profili? Probabile che per tutto questo esista una spiegazione: “Ma nell’attesa dei chiarimenti - conclude Di Nardo - ci sia consentito pensare che, ancora una volta, ci troviamo di fronte a una delle fantastiche insensatezze del Comune di Ortona”.
