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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"Chieti città Europea dello Sport, ma quali sono i costi?": l'interrogazione del consigliere Riccardo

L'esponente di Chieti Viva traccia un bilancio molto negativo "della gestione Ferrara-Pantalone" per quanto riguarda lo sport in città

Il consigliere comunale Giampiero Riccardo solleva dubbi e preoccupazioni riguardo ai costi che l’amministrazione comunale "ha sostenuto e dovrà ancora sostenere per la candidatura di Chieti come ‘Città Europea dello Sport’ e sullo stato dell’arte dello sport in città".

"Presenterò un'interrogazione - spiega Riccardo - è necessario un chiarimento sui costi sostenuti finora dall'amministrazione Ferrara per la candidatura di Chieti come ‘Città Europea dello Sport’ a fronte di non specificati benefici per la comunità sportiva teatina. Infatti, all’atto della candidatura, il Comune di Chieti ha già pagato 2350 euro e si è impegnata a firmare un accordo di sponsorizzazione con Aces Europe dal valore di 7mila euro come tassa d'iscrizione al circuito Aces.
 
A tutto ciò vanno aggiunti tutti i costi per l’organizzazione delle iniziative per dimostrare quanto la città può essere accogliente e preparata nell’organizzare eventi sportivi. In realtà il regolamento di Aces Europe prevede anche che ‘sono a carico dei municipi candidati i costi di vitto e alloggio per tutta la Commissione di Valutazione, composta da cinque membri. Sono inoltre a carico dei municipi candidati a Città Europea dello Sport i costi di viaggio in aereo o treno.
 
Mi sembra logico chiedersi come questi costi possano essere sostenuti da un Comune che ha appena dichiarato il dissesto, senza mettere a rischio priorità ben più importanti per la nostra città".

Riccardo poi passa in rassegna gli impianti sportivi di proprietà del Comune. "Nel mondo reale, lo stato dello sport teatino è ben lontano da quello raccontato da sindaco e assessore. In questi ultimi anni sono state innumerevoli le associazioni e società sportive teatine costrette loro malgrado ad emigrare fuori dai confini cittadini per proseguire le loro rispettive attività sportive a causa delle lungaggini burocratiche, mancanza di spazi, inidoneità strutturali ed insostenibilità dei costi delle strutture comunali.

A settembre la mancata riqualificazione nei tempi previsti dei campi di calcio di ‘Sant’Anna’ e ‘Celdit’ costringerà anche le squadre dilettantistiche cittadine a dover trasferire altrove le loro attività agonistiche, scuole calcio comprese. Senza dimenticare la squadra femminile del Calcio Chieti, obbligata a traslocare a Lettomanoppello già un anno fa.

Oltre al calcio, anche il basket e molte altre discipline indoor hanno difficoltà a causa della fallimentare gestione dell’impiantistica sportiva comunale del duo Ferrara-Pantalone.
 
Un caso emblematico è quello del palazzetto dello sport ‘Colle dell’Ara’ di Chieti Scalo: inspiegabilmente chiuso, transennato ed abbandonato a se stesso per tutto il 2022. Da febbraio 2023 riaperto con una gestione temporanea con esonero del canone concessionario che va avanti ormai di proroga in proroga, nonostante un bando di gara annunciato ma che ancora non c’è.
 
Stesso discorso per l’impianto sportivo di Filippone trasformato dal gestore con l’assenso dell’amministrazione in centro Padel, cancellando di fatto la vocazione della struttura per pallavolo, basket, calcio a 5 e pattinaggio.

Dopo tre anni di chiacchiere dell’amministrazione Ferrara, in assenza di impianti sportivi e una ben che minima programmazione sullo sport; una targa, una foto ricordo davanti la sede del Coni, e la possibilità di fare tante conferenze e comunicati stampa per inutilmente vantarci di essere Città Europea dello Sport, non si poteva ottenere di più".

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