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Venerdì, 26 Aprile 2024
Vendita e Affitto

Tutti i consigli per vendere la seconda casa

Bisogna presentarla al meglio

Per riuscire a vendere la seconda casa, bisogna mettere in atto una serie di strategie per riuscire a piazzarla in poco tempo. Chi ne possiede una molto, avrà effettuato un investimento in passato o, molto più probabilmente l’ha ricevuta in eredità da un parente. Soprattutto se si tratta del secondo caso, è possibile che l’abitazione non sia al massimo e necessiti di qualche opera di svecchiamento se non di veri e propri lavori di ammodernamento.

Quando si vuole vendere qualcosa, bisogna presentarlo al meglio e vale lo stesso per un’abitazione in vendita. Vediamo allora come fare per riuscire a vendere la seconda casa in poco tempo e al prezzo giusto.

Cosa fare prima di vendere la seconda casa

Obiettivamente, bisogna osservare la casa in questione e capire se ci sono delle opere di ammodernamento da fare. Non parliamo di grossi lavori di ristrutturazione, a meno che l’abitazione non si effettivamente molto rovinata, ma di qualche lavoretto per rinfrescare gli ambienti.

È infatti utile:

  • tinteggiare le pareti
  • sostituire le piastrelle del bagno, se troppo vecchie o rovinate
  • sostituire il pavimento rotto
  • aggiustare tutto ciò che è rovinato, rotto e molto vecchio

Solo dopo aver dato nuova luce alla casa, ci si può rivolgere a un’agenzia immobiliare o fare delle foto chiare e nitide e affidarsi ai portali internet.

Quando riuscirete a organizzare delle visite per proporre la casa a potenziali acquirenti, presentatela pulita e ordinata. L’occhio vuole sempre la sua parte.

Tasse da pagare sulla vendita della seconda casa

Ci sono delle tasse da pagare quando si vende una casa, ma solo:

  • se è stata ereditata; si dovrà pagare l’imposta catastale o quella ipotecaria oltre alle spese accessorie come l’imposta di bollo e diritti di segreteria
  • se genera plusvalenza;
  • se non sono ancora trascorsi 5 anni da quando è stata ereditata o comprata.

Trascorsi i 5 anni, non bisogna pagare nulla.

Spese del notaio

Secondo l’art. 1475 c.c., le spese di compravendita, i costi per la stipula dell’atto pubblico e la sua successiva copiatura nei registri immobiliari gravano sul compratore, a meno di accordi diversi. Queste comprendono:

  • Imposta catastale di 50€
  • Imposta di registro pari al 9% del valore catastale dell’abitazione
  • Imposta ipotecaria di 50€
  • Imposta sul valore aggiunto, che va dal 4% per la prima casa al 22% per l’acquisto di un immobile di lusso

Il compenso del notaio e il corrispettivo per la costituzione dell’atto pubblico saranno pagati dal compratore. Tuttavia la norma permette un accordo in cui si può aggiungere una clausola che stabilisce la suddivisione delle spese tra acquirente e venditore o delegare l’intera spesa al venditore.

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