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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Lanciano

Sparò e uccise il vicino di casa: assolto perché incapace di intendere e volere

Il pool di esperti incaricati dal tribunale di Lanciano ha giudicato Amleto Petrosemolo non imputabile per l'omicidio di Francesco De Grandis. Il giudice ne ha disposto l'immediata scarcerazione e il ricovero in una Rems per 10 anni

Assolto dall'accusa di omicidio in quanto "incapace di intendere e volere al momento di commettere il fatto" e quindi non imputabile. È quanto deciso oggi, 10 novembre, dalla Corte d'assise di Lanciano per Amleto Petrosemolo, 72 anni, a processo per l'omicidio di Francesco De Florio De Grandis, 71 anni, ucciso a colpi di pistola il 13 febbraio 2022 sotto la propria abitazione, a Lanciano.

La Corte, presieduta dal giudice Giovanni Nappi, ha disposto l'immediata scarcerazione per Petrosemolo e la misura di sicurezza del ricovero in una Rems (struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi) per 10 anni. 

Nel corso dell'udienza il pool di periti incaricati dal tribunale, per una nuova perizia dopo quella eseguita da una psichiatra forense, ha illustrato le sue conclusioni: secondo gli esperti, Petrosemolo sarebbe stato incapace di intendere e volere al momento di aver commesso il fatto, mentre è stato giudicato capace di partecipare consapevolmente al processo.

Il pm, Mirvana Di Serio, ha quindi chiesto l'assoluzione per l'imputato, presente in aula e difeso dall'avvocato Domenico Cianfrone. Alle 13.20 la sentenza della Corte, riunita in camera di consiglio: nessun processo e assoluzione per Petrosemolo, che era attualmente rinchiuso nel carcere di Villa Stanazzo. 

Presenti all'udienza anche la moglie e uno dei figli del pittore e musicista De Grandis, noto come Ciccillo, assistiti come parti civili dall'avvocato Fabio Palermo. Senza una sentenza di condanna, è preclusa alla famiglia della vittima la pretesa risarcitoria. I familiari potrebbero intraprendere, però, la strada della causa civile.

Nella giornata di oggi era inizialmente prevista, sempre in Corte d'assise, anche la prima udienza del processo per l'omicidio di Cesina Bambina Damiani, 88 anni, per il quale è imputato il figlio Francesco Rotunno. L'udienza è stata rinviata al 19 gennaio 2024.

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