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Cronaca Rapino

Di nuovo minacce al sindaco di Rapino, interviene anche l'Anci: "Denunciare sempre"

Rocco Micucci era stato già sottoposto alla misura della sorveglianza dinamica a seguito delle minacce di morte ricevute. Decaro: "Chiederemo che il caso venga trattato dall'Osservatorio sugli atti intimidatori verso gli amministratori locali"

Di nuovo minacce per il sindaco di Rapino, Rocco Micucci. Dopo le scritte ingiuriose sui muri del paese, le aggressioni verbali e le minacce di morte, per le quali il primo cittadino nei mesi scorsi era stato già sottoposto alla misura della sorveglianza dinamica con i carabinieri, questa volta Micucci è stato destinatario di un video in cui c'è un uomo che vuole picchiarlo a sangue.

Il motivo sarebbe un certificato di residenza negato dal Comune perchè il richiedente era privo dei requisiti, come confermato dal sindaco.

Sulla questione è intervenuto il presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Antonio Decaro esprimendo, a nome dei sindaci italiani, "piena solidarietà e vicinanza al collega Rocco Micucci, sindaco di Rapino e vicepresidente di Anci Abruzzo, destinatario nuovamente sul web di atti violenti e minacce". L'Anci chiederà che il caso venga trattato nello specifico Osservatorio sugli atti intimidatori verso gli amministratori locali attivo presso il Ministero dell’interno.

"I dati sull’andamento del fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali - spiega Decaro - sebbene hanno fatto registrare nel 2022 un decremento del 19,7% rispetto all’anno precedente non devono fare abbassare l’attenzione al fenomeno che riguarda sempre più minacce veicolate anche sui social media. È’ importante che gli amministratori locali denuncino sempre, come ha ben fatto il sindaco di Rapino,  senza sottovalutare l’atto intimidatorio specie in un contesto di grande malumore che presenta anche episodi dal nord a sud del Paese di forte disagio sociale.
Il fenomeno intimidatorio va combattuto sul piano culturale, sociale e istituzionale. Per questo ogni anno continua la collaborazione tra Anci e Ministero dell’interno per finanziare interventi locali al fine di rafforzare la cultura della legalità e tutelare gli amministratori vittime di intimidazioni. Sul fronte dei social media - conclude - va contrastato fermamente l’utilizzo delle minacce e del linguaggio violento, aggressivo al fine di creare i necessari anticorpi nella pubblica opinione contro il diffondersi di comportamenti inaccettabili".

E sull’episodio specifico l'Anci auspica che i responsabili vengano individuati e segnalati all’autorità giudiziaria.

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