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Cronaca

Minacce con i coltelli e spray al peperoncino sul bus: paura e un malore fra i passeggeri, gli autisti chiedono più sicurezza

Gobeo, segretario provinciale Filt-Cgil Chieti-Pescara, chiede misure adeguate per proteggere gli autisti e gli utenti: "Andiamo a lavorare con il terrore, dopo l'imbrunire le corse più complesse"

Una lite iniziata con parole grosse e finita, dopo gli schiaffi, con coltelli branditi fra due gruppetti e il terrore dei passeggeri. Appena tre giorni dopo, il malore di una passeggera dopo che sull'autobus qualcuno ha spruzzato spray urticante, con gli inevitabili fastidi che questo comporta in uno spazio chiuso. 

Sono solo gli ultimi due episodi di una trincea, quella del lavoro di autista, diventata ogni giorno di più una lotta quotidiana fra episodi che sfociano in pericolo per i lavoratori e gli utenti del trasporto pubblico locale. 

A raccontare quanto accaduto è Patrizio Gobeo, segretario provinciale Filt-Cgil Chieti-Pescara, che si fa portavoce dello stato d'animo dei colleghi autisti: "Siamo stanchi di andare a lavorare con il terrore, sapendo che c’è sempre lo sbalestrato di turno. Noi cerchiamo di garantire il servizio pubblico nel miglior modo possibile, non per essere aggrediti o malmenati". 

Il mese scorso, il conducente di una autobus Tua era stato malmenato perché aveva negato a un passeggero una fermata extra, non prevista da quell'itinerario.

Lo scorso 15 febbraio, sempre nella zona di Madonna delle Piane, a Chieti Scalo, un collega alla guida del Pescara-Chieti delle ore 21, si è accorto di un parapiglia in fondo al mezzo che stava guidando. Protagonisti di una lite fra insulti e pugni erano un gruppetto di ragazzini stranieri, che ben presto hanno tirato fuori i coltelli. 

Alcuni passeggeri, comprensibilmente spaventati, hanno iniziato a urlare e una coppia di anziani ha chiesto di scendere dal mezzo. L'autista si è fermato, ha aperto le porte, ma una parte dei violenti, forse temendo conseguenze, ne ha approfittato per darsi alla fuga. Una volta arrivato al capolinea di largo Cavallerizza, il conducente ha trovato le forze dell'ordine che nel frattempo era riuscito ad allertare. 

Trascorsi appena tre giorni, domenica scorsa, sulla corsa delle ore 18, è stato spruzzato uno spray urticante nel bus mentre il mezzo era fermo con le porte aperte per la discesa dei passeggeri. Una donna ha avuto un malore per le conseguenze della sostanza.

"Abbiamo chiesto all’azienda di rafforzare il sistema di protezione dei mezzi utilizzati nelle corse che sappiamo essere più complesse, ossia quelle dopo l'imbrunire", spiega Gobeo. "Alcuni autobus, infatti - precisa - non hanno nessuna protezione e abbiamo chiesto di dotare tutti i mezzi di una chiusura ermetica, alta almeno 1 metro e 20, che consenta al conducente di chiudersi da dentro". 

Nel frattempo, alla luce dei precedenti casi di aggressioni ad autisti, Tua ha garantito l'installazione di un pulsante di emergenza che consenta di contattare in tempo reale le forze dell'ordine, che potranno così intervenire nel più breve tempo possibile e si sta adoperando per installare su tutti gli autobus le protezioni alla cabina del conducente.

"In attesa di questo - dice il segretario provinciale Filt-Cgil Chieti-Pescara - abbiamo chiesto di avere qualche nostro agente o guardie giurate che possano controllare i mezzi per garantire una maggiore sicurezza. Ci sono state troppe aggressioni e al momento non vediamo cambiamenti".

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