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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Fara San Martino

L'ex sindaco di Fara San Martino condannato per il masso che colpì una turista, vicinanza anche da parte dell'Uncem

"Ogni responsabilità non può e non deve ricadere sui sindaci" commentano dall'Unione nazionale comuni comunità enti montani

Dopo la comunità del Parco nazionale della Maiella, anche l'Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem) esprime vicinanza all'ex sindaco di Fara San Martino Carlo De Vitis, condannato per la morte di Sandra Zanchini, la turista di Ravenna colpita alla testa da un frammento di roccia lungo il sentiero per le Gole di Fara San Martino il 22 giugno 2019. La donna morì dieci giorni dopo in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate.

Il presidente e il vicepresidente Uncem Marco Bussone e Francesco Benedetti si uniscono a quanto affermato dalla comunità del parco nazionale della Maiella: "I sindaci e il personale del Comune - sostengono - non devono essere imputati per una responsabilità di carattere penale in caso di incidente. È un tema sul quale Uncem ha chiesto in più occasioni ai diversi ministri della giustizia di intervenire, eliminando il reato di abuso d'ufficio ad esempio e togliendo responsabilità in caso di incidenti di terzi sul territorio comunale, per motivi ambientali e accidentali. Nella vicinanza alla famiglia della persona che ha perso la vita, Uncem si unisce alla comunità del parco. La montagna è un contesto nel quale chi la frequenta si assume dei rischi e occorre individuare, per legge, il principio della responsabilità personale. Ogni responsabilità - concludono - non può e non deve ricadere sui sindaci".

Oltre all'ex sindaco, il tribunale di Chieti ha condananto per omicidio colposo l'allora responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Fara San Martino, l'ex legale rappresentante e l'ex direttore dell'ente parco nazionale, assolvendo invece l'accompagnatore dell'escursione guidata.

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