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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Vasto

Aggressioni del canide a Vasto, indagini genetiche per individuare la tipologia dell'animale

Nuovo tavolo tecnico della task force che per la cattura metterà in campo tutti gli strumenti idonei e necessari, il monitoraggio ora sarà più intenso perché è stata individuata l'area d'azione dell'animale

«Stiamo cercando di fare delle indagini genetiche per individuare la tipologia di animale di cui si tratta». Ad annunciarlo è Felicia Fioravante, vicesindaco di Vasto, a margine della nuova riunione della task force nata per arrivare alla cattura del canide che da mesi si rende protagonista di aggressioni a persone sul litorale.

Nel pomeriggio di ieri, 31 luglio, una videoconferenza ha visto la partecipazione di rappresentanti del Parco nazionale della Majella, Regione, Ispra, Comune di Vasto, polizia provinciale e carabinieri forestali. «Quello che si è riunito è un tavolo tecnico molto operativo che in realtà si è tenuto anche nei giorni in cui l'animale non si è fatto avvistare, quindi non abbiamo mai perso di vista l'obiettivo della cattura», ha precisato il vicesindaco Fioravante.

L'ente parco sta facendo scendere in campo tutti gli strumenti necessari e idonei per catturare l'animale, «cercando di ricostruirne il percorso e le eventuali zone di rifugio con le fototrappole. Il monitoraggio è in corso e ora sarà più intenso perché è stata individuata l'area d'azione - ha aggiunto il vicesindaco -. Ispra ha validato il modus procedendi che stiamo adottando, ora non rimane che catturare l'animale, ma siamo nelle mani dei massimi esperti e attendiamo che le operazioni poste in essere sortiscano i loro effetti».

L'azione dev'essere precisa e «mirata alla cattura dell'animale target, cioè quello che aggredisce, che tra l'altro, c'è da sottolinearlo, ultimamente è stato avvistato in zone molto isolate, più a sud del lungomare, e prevalentemente nelle ore notturne», ha concluso Fioravante.
 

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