Secondo appuntamento di "Nel segno di Dioniso" a Omnia Artis
Il secondo appuntamento di Omnia Artis, organizzata da ArteMind, patrocinata dal Comune di Chieti e con Direzione Scientifica di Angela Rossi, è previsto per giovedì 21 marzo, alle ore 17, al Museo Barbella di Chieti, con uno spazio culturale intitolato "Nel segno di Dioniso", che prevede la presentazione della rivista di letteratura e didattica greca e latina Scholia e una conferenza-spettacolo sulle origini della tragedia e della commedia greca, del ditirambo e del significato della maschera, sul tema dell’apollineo e del dionisiaco, sul ruolo dei misteri dionisiaci, del teatro nelle feste dionisiache e nelle Lenee Valeria di Toro, Barbara Lovecchio, Silvana Marrone, Annalisa Michetti, Giulia Pelaccia, Maria Cristina Stumpo, Mauro Vavotici, allievi della scuola di recitazione del teatro Marrucino con la regia di Giuliana Antenucci e con i costumi di Mariella Artizzu eseguiranno passi del Trionfo di Bacco di Francesco Redi e citazioni sul ditirambo.
Varie sono le teorie antiche e moderne sull’origine della tragedia, questione tra le più controverse e dibattute. Secondo Aristotele, la tragedia sarebbe nata nel Peloponneso, perché il sostantivo drama, spettacolo teatrale, deriva dal verbo dran, “fare, rappresentare”, in uso presso i Dori. Si sarebbe sviluppata dal ditirambo, in cui il coro era costituito da satiri, dotato di struttura mimetico-dialogica. I ditirambi, scritti in metri varI, erano cantati da un coro, che danzava in cerchio, accompagnato dalla musica, diretto da un corifeo, o exarch?n. Il ditirambo accompagnava anche i cortei (pompè) di cittadini mascherati, che in stato d'ebbrezza, inneggiavano a Dioniso, allietati dal suono di flauti e tamburi. Il termine tragedia vorrebbe dire etimologicamente “canto per il sacrificio del capro” o “canto per il capro” e si tratterebbe di un premio.
Le rappresentazioni comiche, come quelle tragiche, avevano luogo negli agoni drammatici associati alle feste annuali celebrate ad Atene in onore di Dioniso, le Grandi Dionisie negli ultimi giorni del mese di marzo, mentre a gennaio, febbraio le Lenee. Assistere alla rappresentazione teatrale assumeva la funzione di una partecipazione a un rito collettivo. Il teatro di Dioniso, il più importante del mondo greco, situato presso l'acropoli di Atene, costruito agli inizi del V sec. a.C. venne utilizzato dai più significativi autori greci (Eschilo, Sofocle ed Euripide per la tragedia, Aristofane e Menandro per la commedia).
Dioniso è vita e morte, gioia e dolore, espresso dalla Maschera, come epifania del doppio, del disordine in contrasto con lo spirito apollineo, rappresentato dall’equilibrio e dall’armonia che i Greci tanto cercavano e amavano. Il critico d’arte Massimo Pasqualone, che cura la sezione artistica, inaugurerà la Mostra Carmine Galiè L’artista, giuliese di nascita, laureato in medicina, inizia l’attività artistica giovanissimo. Dopo un avvio figurativo evolve verso l’informale, esprimendo la sua creatività attraverso un’esplosione di colori, che suscitano sensazioni profonde e inquietanti nello spettatore.
La dimensione di Galiè è quella onirica sospesa tra sogno e realtà, con una pittura fortemente dinamica che nasce da un io sensibile, muovendosi tra le metamorfosi dell’anima, con colori forti, ricca di mistero e quasi insondabile in alcune sue manifestazioni. Ultimi vernissage personali dal 2015 al 2018: Tra “Sogno e realtà” a cura di Massimo Pasqualone, Fortezza di Civitella del Tronto, Museo Michetti Francavilla al mare, Galleria Frammenti d’arte Roma, Galleria Barrocci Urbino, Museo Ugo Guidi Forte dei Marmi, Villa Filiani Pineto, Ex convento scuole Pie Brindisi, 43° premio Sulmona, Giubbe Rosse Firenze, Contrasti Alfredo Celli /Carmine Galiè, due artisti a confronto, Respirart Giulianova, Satura Art Gallery Genova, Milano Galleria Lazzari, Galleria Arzilli Repubblica di San Marino, Galleria l’Impronta Taranto, Museo Aurum Pescara, Museo delle genti, Mlawa Polonia.Inoltre, ha partecipato a numerose collettive e premi sia in Italia, sia all’estero. Le sue opere si trovano sia in case private, sia nei musei italiani ed esteri. E’ presente in numerose riviste e pubblicazioni d’arte e interviste presenti su you tube e su internet.