Inaugurazione della mostra fotografica "La Celdit nel cuore del nostro Villaggio"

Si intitola "La Celdit nel cuore del nostro Villaggio" la mostra fotografica sulla cartiera Celdit Burgo di Madonna delle Piane, che sarà inaugurata giovedì 21 novembre, alle ore 10, alla Bottega d'arte della Camera di commercio, in corso Marrucino. Parteciperà Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi, che a Chieti ha trascorso molti anni della sua infanzia giovinezza e che ha svolto attività sindacale come segretario nazionale della Uil (1976-1992) e come politico, con importanti incarichi parlamentari e istituzionali.

L'appuntamento è stato voluto dal Centro Studi “Domenico Spezioli”, con le Donne Sferruzzanti del Villaggio Celdit (Cellulosa d’Italia), che operano in piazza San Pio X, nel centro di Chieti Solidale. La mostra ha lo scopo preciso di mantenere viva la memoria di uno stabilimento progettato e voluto dai fratelli Ottorino Pomilio (Chieti, 8 ottobre 1887 – Roma, 3 gennaio 1957) e Umberto Pomilio (Chieti, 1890 – Francavilla al Mare, 1964), l’uno ingegnere aeronautico e l’altro dottore in chimica, che nel 1936 costituirono una società per azioni per costruire una fabbrica di cellulosa, ricavata dalla paglia di grano, con soci che comprendevano anche Luigi Burgo, fondatore nel 1905 di una moderna cartiera a Verzuolo Cuneo), un’azienda ancora tra le più importanti d’Italia.

In qualità di presidente della Fondazione Buno Buozzi, Giorgio Benvenuto ha assicurato il suo appoggio per sostenere il progetto del “Celdit Museum” della Carta, della Stampa e della Memoria collettiva, che verrà illustrato nel corso della cerimonia inaugurale della mostra fotografica curata dal fotografo Sergio D’Andrea, con materiali raccolti e forniti da Ugo Iezzi, Mario D’Alessandro, Riccardo Tucci, Mario Mucci, che si stanno ancora cercando e reperendo, con la collaborazione di ex lavoratori e dirigenti della Cartiera di Madonna delle Piane, di cui resta soltanto un’ala degli uffici amministrativi, la villa del direttore Ugo Poggianti, due palazzine (una fatiscente e l’altra restaurata di recente) dei dirigenti tecnici aziendali.