"C'era una volta il diritto alla salute", la denuncia del Movimento Nazionale dopo gli ultimi episodi al SS. Annunziata
Green pass richiesto per accedere all'ospedale di Chieti dove lunedì mattina due pazienti sono rimaste smarrite di fronte alla richiesta da parte del vigilantes all'ingresso e hanno avuto non poche difficoltà nel poter usufruire delle prestazioni sanitarie.
Il Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti Abruzzo commenta l'accaduto per porre in evidenza quanto, nella vita quotidiana, "semplici cittadini si vedono vessati, umiliati, offesi e discriminati a causa di un'intolleranza inusitata senza precedenti".
"All'ospedale civile di Chieti - riferiscono - a un'anziana signora, presentatasi con garbo all'ingresso del nosocomio per consegnare esami citologici di fondamentale importanza clinica, la guardia giurata in servizio ha sbarrato il passo, chiedendo di esibire il famigerato certificato verde: bastava rilevare che la donna ne era sprovvista per impedirle l'accesso, la patologia dalla quale la signora era affetta non aveva alcun valore. Presso lo stesso ospedale, si è verificato un altro analogo episodio, nel quale un'altra anziana donna, colpevole solo di non avere il pass, veniva bruscamente allontanata dal vigilantes in servizio, nonostante la stessa dovesse effettuare il controllo del livello del diabete, patologia che mette a rischio la vita di chi ne è affetto (la signora era vaccinata, ndr)".
Per il Movimento "anche i residenti nella nostra regione sono stati privati dei più elementari diritti sanitari, per i quali pagano regolarmente esose tasse; il tutto a causa dell'epidemia in corso e delle sue sempre più ossessive applicazioni. Solidarietà, diritti e rispetto per le persone sono solo un vago ricordo".
A Montesilvano ieri un uomo che si era visto negare l'accesso al Cup per pagare una prestazione snaitaria ha richiesto l'intervento dei carabinieri ed è riuscito a entrare: è stato presentato un esposto.