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VIDEO | L’arrivo a Chieti della Quarto Savona, l’auto della scorta di Giovanni Falcone

I resti, nel trentennale dell'attentato di Capaci, saranno esposti per tutta la giornata di oggi in piazza Vico, con il coinvolgimento soprattutto degli studenti delle scuole superiori: un'occasione per riflettere sulle vittime innocenti di mafia

È arrivato in città ieri sera il camion che trasporta i resti della "Quarto Savona 15", la Fiat Croma su cui viaggiavano gli uomini della scorta del giudice Giovanni Falcone rimasti uccisi nell'attentato di Capaci, il 23 maggio 1992. Sul canale Instagram della questura di Chieti è stato pubblicato il video dell'arrivo negli spazi di piazza Garibaldi, all'interno della caserma Spinucci.

I resti saranno esposti per tutta la giornata di oggi in piazza G.B. Vico, a Chieti.

Alle ore 10.30 la teca verrà scoperta dall'arcivescovo Bruno Forte e sarà visibile fino alle ore 19. Una giornata organizzata dal questore di Chieti, Francesco De Cicco, d'intesa con il “Premio Nazionale Paolo Borsellino”, con il contributo del prefetto e del sindaco.

L’evento intende richiamare alla memoria di tutti il tragico evento di Capaci, coinvolgendo soprattutto gli studenti degli istituti superiori, con l’obiettivo di alimentare nei giovani interesse critico e voglia di maggiore conoscenze delle vicende che hanno caratterizzato la storia contemporanea del nostro Paese, al fine di intraprendere un percorso di riflessione sugli Eroi che hanno sacrificato la propria vita al servizio delle istituzioni.

Su questo tema sarà incentrata la tavola rotonda a cui prenderanno parte il prefetto Luigi Savina, il questore Francesco De Cicco, il sostituto procuratore Giuseppe Falasca, don Aniello Manganiello, sacerdote attivo nel quartiere di Scampia, Tina Montinaro e Gilda Pescara. La tavola rotonda sarà moderata da Paolo Pacitti.

I maggiori protagonisti della giornata saranno gli studenti che avranno la possibilità di partecipare attivamente con le loro domande.

Lungo corso Marrucino è allestita anche una mostra di lavori realizzati da studenti degli istituti di Chieti e provincia, organizzata dal presidio di Libera, rappresentato da Gilda Pescara, nell’ambito del progetto “Segni narranti” che la rete di scuole ha realizzato nell’anno scolastico in corso in memoria delle vittime innocenti delle mafie. 

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