Generale Vannacci a Canosa Sannita, il consigliere Di Vincenzo contro il sindaco: "Inopportuna la promozione istituzionale"
Il consigliere comunale di Canosa Sannita Antonino Di Vincenzo interviene sulla polemica relativa alla presentazione del libro del generale Roberto Vannacci, in programma il 14 ottobre a Palazzo Martucci".
"Quale rappresentante della comunità locale, pur senza entrare nello stretto merito del contenuto del libro - dice - faccio le seguenti considerazioni. Premetto nel dire che, in virtù dell’articolo 21 della Costituzione Italiana, 'tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione', così come pure tutti hanno il diritto costituzionalmente garantito di contestare o criticare il pensiero altrui. Fermo quanto premesso, personalmente ritengo inopportuna la decisione operata dal sindaco di voler promuovere formalmente e in via istituzionale - per il tramite della pagina Facebook del Comune di Canosa Sannita - un libro dal contenuto altamente divisivo che fa discutere. Una figura istituzionale, quale quella del sindaco, ha la solenne responsabilità di rappresentare tutti i cittadini e di promuovere la loro coesione, soprattutto in una piccola realtà come la nostra. Un sindaco, per meglio precisare, ha il dovere di attenersi ai 'principi di imparzialità, riserbo ed equilibrio' legati alla sua funzione, e non lasciarsi prendere dalla 'frenesia' dettata dal proprio e personale orientamento politico che invece tale dovrebbe rimanere. Aggiungo, inoltre, che stante la peculiarità del libro, sarebbe stato doveroso che la proposta fosse stata preventivamente discussa e deliberata in seno al consiglio comunale, procedura questa che non risulta essere stata eseguita in quanto frutto, 'come sempre', della esclusiva decisione del Sindaco che l’ha adottata unilateralmente. Auspico pertanto che, nel prosieguo dell’attività amministrativa del nostro paese, si possano ristabilire il rispetto e la considerazione verso tutto i cittadini e verso i loro rappresentanti eletti".