"Piccioni in centro storico a Chieti: che incubo!"
Basteranno falchi e poiane per tenere a bada i piccioni a Chieti? Se lo chiedono dal centro storico dopo che l'amministrazione comunale ha illustrato alla cittadinanza l'iniziativa che fa ricorso alla falconeria per allontanare i piccioni. Ma c'è chi propone anche altre soluzioni, come il lettore che ci ha scritto.
"Apprendo con piacere - commenta - che qualcuno dell'amministrazione di Chieti finalmente si sia accorto delle migliaia di piccioni che vivono beatamente nella nostra città. Vivo in centro storico a Santa Maria e vi posso assicurare che quando scendo dalla mia auto tutti pensano che viva in campagna e che ricovero la mia auto in un pollaio. Le deiezioni di questi animali ormai sono insopportabili per il decoro urbano, per non parlare di balconi e terrazze dove divorano qualsiasi cosa di commestibile o imbrattano di feci il bucato appena steso. Bene quindi falchi, poiane, ma ciò non basta o meglio forse poteva bastare quando la colonia che stazionava a Chieti era piccola.
I piccioni, checchè si possa pensare, sono animali inteligenti e ostinati quindi sinergicamente andrebbero chiusi tutti i rifugi (almeno quelli più grandi) come nel complesso della chiesa di Sant'Agata, il palazzo in crollo/sfollato di via Don Minzoni e sopratutto le finestre e il sottotetto dell'ex caserma Pierantoni dove il guano ha raggiunto il metro di altezza. Siamo stati "fortunati" che il Covid19 non è veicolato dai piccioni come l'aviaria, altrimenti qua a Chieti lascio immaginare cosa sarebbe successo".