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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Sostegno a 300 persone nel nuovo progetto di salute mentale che coinvolge anche Chieti e Francavilla

Le associazioni Cosma e Percorsi presentano un nuovo progetto sulla salute mentale, finanziato dalla Regione Abruzzo, finalizzato all'assistenza alle persone che soffrono di malattie mentali complesse

Un sostegno di aiuto e assistenza alle persone che soffrono di malattie mentali complesse: si tratta del nuovo progetto delle associazioni Cosma, presieduta da Tiziana Arista, e Percorsi, presieduta da Eugenio Di Caro, dal nome "Ancora avanti".

L’iniziativa, da poco finanziata dalla Regione Abruzzo, coinvolge i Dipartimenti di salute mentale (Dsm) delle Aziende sanitarie di Lanciano-Vasto-Chieti e di Pescara; i Comuni di Chieti, Francavilla e Pescara e il Centro servizi per il volontariato Abruzzo.

Destinatarie del progetto sono quaranta persone, dai 18 ai 65 anni, individuate tra coloro che già frequentano le associazioni partner, a cui si potranno aggiungere altre indicate dai Dsm. Coinvolte, come multiutenti, altre 50 persone dai 18 anni in su, quali famigliari e, in assenza di famigliari, di chi si prende cura (caregiver), delle persone con disagio mentale; e altre 200 persone tra i 16 e i 28 anni, che saranno raggiunte attraverso attività sportive, artistiche, culturali e ricreative.

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«L’obiettivo», spiega Eugenio Di Caro, «è quello di vincere l’isolamento e superare atteggiamenti discriminatori nei confronti delle persone che hanno un disagio mentale e le loro famiglie offrendo loro una comunità di riferimento. Cerchiamo, da decenni, ormai, di contrastare pregiudizi e stereotipi che circondano la malattia mentale, in particolare nelle fasce giovanili. Vogliamo, quindi, puntare alla crescita dell’autostima e  dell’autonomia, delle competenze sull’utilizzo di internet e sul lavoro di rete delle persone con disagio mentale e dei loro famigliari».

Gli utenti di "Ancora avanti" saranno aiutati a gestire in autonomia il tempo libero in una pratica significativamente chiamata “Aggiungi un posto a tavola” per incoraggiare l’ospitalità reciproca.Un altro capitolo importante riguarderà l’inserimento nel mondo del lavoro, che avverrà tramite interventi di abilitazione e riabilitazione psicosociale, inclusione sociolavorativa basati sull’Individual placement and support (Ips), finalizzati al miglioramento individuale della qualità della vita di persone con disturbo mentale grave attraverso il raggiungimento e mantenimento di una posizione lavorativa effettiva nel libero mercato del lavoro, dando così continuità ad alcuni progetti riabilitativi già realizzati. Inoltre non mancheranno aaranno attività sportive supportate da consulenze psicologiche individuali e terapia di gruppo.
 

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