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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Rientro a scuola senza traumi per i bambini onco-ematologici

La Asl Lanciano Vasto Chieti in campo per il supporto dei ragazzi malati di tumore. Un progetto al quale hanno aderito 12 istituti comprensivi e 4 scuole secondarie di II grado

La Asl Lanciano Vasto Chieti scende in campo per promuovere un rientro a scuola senza traumi dei bambini e dei ragazzi onco-ematologici a conclusione delle cure. Una necessità di cui si sono fatti carico i servizi consultoriali che hanno strutturato un progetto, coordinato dalla responsabile Drusiana Ricciuti, al quale hanno aderito 12 istituti comprensivi e 4 scuole secondarie di II grado, con circa 200 unità coinvolte tra studenti, insegnanti e dirigenti. 

"Abbiamo lavorato sulla formazione - spiega Ricciuti -,  grazie anche al contributo delle assistenti sociali e della psicologa Marilena Stallone nel ruolo di referente del progetto per le équipes di tutti i Consultori familiari. Ma non si esaurisce qui il nostro contributo, perché con i nostri  operatori offriamo supporto psico-sociale nei confronti di docenti, famiglie e alunni coinvolti in questa delicata tematica. L’iniziativa nasce dalla necessità di offrire percorsi integrati che favoriscano il ritorno alla normalità, nell'ambito familiare e scolastico, ai ragazzi affetti da varie forme tumorali, per i quali l’aspettativa di guarigione è salita moltissimo".

L'intervento pone al centro il bambino o l’adolescente e la sua famiglia, coinvolgendoli in un percorso di cura globale dove le scuole ri-accolgono i ragazzi particolarmente provati dalla malattia onco-ematologica e dagli effetti  sociali e psicologici causati da degenze in ospedale e periodi di isolamento. La finalità è sensibilizzare gli istituti sulle principali difficoltà vissute dai ragazzi dopo le cure, che vanno accolti nella loro fragilità senza per questo farli sentire “malati”.  Assistenti sociali e psicologi dei 5 consultori della Asl 2 operano sull'intero territorio aziendale rivolgendosi a tutte le figure coinvolte, a partire dall’alunno, che viene monitorato dal punto di vista emotivo durante il percorso di rientro scolastico, mentre con docenti e dirigenti scolastici si lavora sul fronte della prevenzione e psico-educazione; non manca l’attenzione al gruppo classe, che pure viene seguito affinché possa accogliere il rientro del proprio compagno nel migliore dei modi.  

L'obiettivo è di prevenire e limitare le conseguenze negative a lungo termine dovute all’ospedalizzazione dei piccoli pazienti, da raggiungere attraverso il coinvolgimento del loro contesto sociale di riferimento. Anche così si promuove la cultura della solidarietà.

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