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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Uffici giudiziari all'ex San Camillo, l'allarme della Lega: "Ulteriori svuotamenti in centro storico"

Il presidente della giunta regionale Marsilio ha annunciato che nella struttura abbandonata da anni verrebbero spostati il tribunale, la procura della Repubblica, gli uffici del giudice di pace, mentre l'ospedale vecchio ospiterebbe gli uffici amministrativi sanitari

La notizia della nuova destinazione dei vecchi ospedali della città di Chieti, salutata con entusiasmo dagli esponenti cittadini di Fratelli d'Italia, non è stata accolta alla stessa maniera dal resto del centrodestra teatino. 

I consiglieri comunali della Lega Mario Colantonio, Liberato Aceto, Fabrizio Di Stefano ed Emma Letta, infatti, lanciano l'allarme: per loro, questa soluzione svuoterebbe ulteriormente il centro cittadino.

Ieri, il presidente della giunta regionale Marco Marsilio ha annunciato che "gli ex ospedali San Camillo e Santissima Annunziata saranno recuperati e trasformati in uffici dopo la conferma dell'interesse del ministero della Giustizia verso il San Camillo". Nella struttura sanitaria abbandonata da anni verrebbero dunque spostati il tribunale, la procura della Repubblica, gli uffici del giudice di pace, mentre l'ospedale vecchio ospiterebbe gli uffici amministrativi sanitari. 

"La proposta - dicono gli esponenti della Lega - è interessante, ma sono necessarie delle riflessioni e indispensabili dei confronti su queste iniziative che prospettano grandi programmazioni, grandi progetti e anche stravolgimenti sostanziali della città".

"Appare infatti evidente - evidenziano - che il centro storico subirebbe un ulteriore inesorabile svuotamento, perché si priverebbe del palazzo del tribunale, che campeggia da due secoli il 25 per cento di piazza San Giustino, degli uffici della procura della Repubblica ubicati nei due piani superiori all'ufficio postale di via Spaventa e degli uffici del giudice di pace. A questo svuotamento, si aggiunge la persistente 'mancata promessa', che sia il sindaco che il suo vice hanno sbandierato per tutta la campagna elettorale, di una facoltà universitaria nella città alta, promessa che non aveva trovato l'avallo né del rettore uscente, né nei programmi del nuovo rettore appena eletto. Anzi, tra l'altro, il programma già definito e sottoscritto nella 'cittadella dell cultura' nell'ex caserma Bucciante-ospedale militare è stato prima ridimensionato e poi dimenticato dall'ateneo".

"Il tutto - accusano i consiglieri della Lega - nell'assordante silenzio dell'amministrazione Ferrara, che si è limitata ad una serie di selfie, attività ormai divenuta caratterizzante di questa giunta, alla avvenuta vittoria del nuovo rettore. Ci domandiamo: ma esiste un'amministrazione in questa città? E, nel caso, ha un'idea su questa prospettiva che impatta in maniera straordinaria sul centro storico della città, o il suo impegno più importante sta nel programmare feste e concerti, magari organizzate da privati?":

Per quanto riguarda gli uffici amministrativi nell'ex ospedale, i consiglieri della Lega ritengono "auspicabile che venga soddisfatta la crescente aspettativa della cittadinanza di avere un miglioramento dell'offerta e delle prestazioni sanitarie proprio in quella struttura nella parte alta della città, cosa, tra l'altro, condivisa anche dai vertici della Asl con precedenti prese di posizione".

I quattro consiglieri si rivolgono poi all'ordine degli avvocati, chiedendo loro cosa pensano della futura nuova ubicazione del palazzo di giustizia, e alle associazioni per il rilancio della città di Chieti che, dicono, "quali 'paladini della teatinità' solo pochi giorni fa hanno organizzato un convegno che ha delineato e illustrato tutte le programmazioni in itinere e le progettazioni concrete in corso di realizzazione, tra l'altro, con la presenza di autorevoli personalità politiche regionali e cittadine, che nulla sapevano su queste notizie apprese dalla stampa solo oggi".

"Insomma - concludono - Chieti sicuramente ha necessità di un rilancio e di interventi strutturali per le sue strutture giudiziarie e ben vengano gli impegni delle istituzioni per portare risorse allo scopo, ma tutto questo deve avvenire con una programmazione che arricchisca la città e non condanni il suo centro storico ad un ulteriore svuotamento".

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