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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Terremoto politico al Comune di Chieti, lascia l'assessore Raimondi: "Il sindaco mi ha invitato a dimettermi"

Aria tesa nella giunta del sindaco Ferrara, cinque mesi dopo la richiesta, poi rientrata, di rinunciare alla delega alle Politiche della casa; ma ora la crisi sembra insanabile

Aria di tempesta nella giunta comunale di Chieti guidata dal sindaco Diego Ferrara. Nella giornata di oggi, l'assessore Enrico Raimondi ha lasciato l'incarico, rimettendo le deleghe nelle mani del primo cittadino. 

La scelta, però, stando a quanto racconta Raimondi a Chieti Today, non risiederebbe in motivazioni personali: "Il sindaco mi ha invitato a dimettermi", dice. "Ho chiesto di rinviare una giunta, perché non avevo avuto il tempo di leggere una delibera importante", spiega l'assessore dimissionario, che fino alla giornata di oggi deteneva le deleghe ad Affari legali, Politiche della casa, Personale, Rapporti con le organizzazioni sindacali.

La riunione di giunta, però, non sarebbe stata rimandata e questo avrebbe causato tensioni che ora appaiono insanabili. "Da tre anni - polemizza Raimondi - che chiedo di avere le delibere da discutere tre giorni prima. Inoltre, sono part time, quindi percepisco un'indennità ridotta rispetto agli altri assessori". 

Enrico Raimondi, avvocato e docente universitario, già consigliere comunale di opposizione nella passata consiliatura, è stato nominato a ottobre 2020 come assessore esterno della giunta Ferrara.

Cinque mesi fa, a maggio, aveva rimesso nelle mani del sindaco la delega alle Politiche della casa. Ma la crisi era rientrata dopo pochi giorni: "Si litiga anche nelle migliori famiglie", aveva detto Ferrara ai microfoni di Chieti Today.

Ora, però, la frattura non sembra recuperabile. Al punto che, a tarda sera, l'assessore ha annunciato la decisione obbligata con un lungo post sul suo profilo Facebook, in cui però non rivela i retroscena dietro la sua scelta:

La forza delle cose mi induce a non continuare l'esperienza di assessore. La sfida del risanamento dell'Ente richiede un tempo che non posso sottrarre alla mia famiglia, oggetto di attacchi di persone ignobili, alla ricerca scientifica e ai miei assistiti. Sono stati tre anni in cui ho cercato di dare un contributo. Quasi tre milioni per riqualificare alcuni alloggi popolari. Alcune assunzioni tramite procedure selettive messe a rischio dai tempi biblici di approvazione del bilancio. Un rinnovato quando di relazioni sindacali. Il risanamento di Teateservizi ostacolato da chi ha l'idea che altri sono più bravi di noi. In qualche modo ho cercato di fare capire che Chieti può essere un laboratorio. Nel mio piccolo, ci sono riuscito. Lo racconterò in qualche cosa che si chiama libro. In bocca al lupo a chi continuerà ad amministrare il Comune. So quali sono le difficoltà dell'amministrazione e non mi unirò al coro degli insoddisfatti. So che ci sono brave persone che spendono il loro tempo a migliorare la città, con le risorse, finanziarie e intellettuali, a disposizione.

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