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La replica di Febbo a D'Alfonso sul mancato rinnovo di Muraglia: "Aveva già superato il limite di età"

Non si ferma la diatriba politica sulle nomine nel campo della sanità regionale e nello specifico sulla mancata riconferma del direttore sanitario della Asl 2

Continua la diatriba politica sulle nomine nel campo della sanità regionale e nello specifico sulla mancata riconferma del direttore sanitario della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti Angelo Muraglia. Una circostanza aspramente criticata dal centrosinistra locale. Ieri si è aggiunto il commento dell'onorevole del Pd  Luciano D'Alfonso  il quale ha tacciato la giunta regionale di ritenere il merito come un fattore marginale e di preferire alle competenze interne "qualche paracadutato".

Puntuale è arrivata la replica del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Mauro Febbo: "Luciano D’Alfonso, che ultimamente si sta dilettando con la sua rubrica del sabato da divulgatore politico, ci ha da sempre abituato ai colpi di teatro. Questa volta decide di farlo su un campo che potrebbe diventare scivoloso per lui anche se, a quanto pare, cerca di rimuovere il suo passato da presidente di Regione che con le nomine non ha mai avuto vita facile. Oggi però si erge a paladino del merito e delle competenze e pretende di dare lezioni che però, onestamente, non è nella posizione di dare".

Sul mancato rinnovo del dottor Muraglia, Febbo poi spiega che "ci sono delle evidenti e incontrovertibili motivazioni normative specifiche e datate nel tempo. Muraglia è stato nominato direttore sanitario dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti, il 30 marzo 2020 per la durata di 3 anni; la normativa stabilisce che per ricoprire questo incarico bisogna essere un medico che, all’atto di conferimento dell’incarico non abbia compiuto il sessantacinquesimo anno di età e se alla scadenza del contratto, il soggetto interessato abbia già superato tale limite di età non si ritiene possibile procedere al rinnovo e/o alla proroga dell’incarico, stante il venir meno di un requisito d’accesso essenziale previsto dalla legge e come tale imprescindibile. Quindi, visto che alla data di scadenza dell’incarico di direttore sanitario Angelo Muraglia, risulta aver superato il suddetto limite di età è evidente come non si possa procedere ad alcun rinnovo/proroga. D’Alfonso dovrebbe sapere che il centrodestra conosce benissimo le qualità professionali e umane del dottor Muraglia che ricevette la sua prima nomina, quale direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, dalla giunta Chiodi".

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