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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Costa (Forza Chieti) contrattacca Febo: "Il presidente del consiglio più assente nella storia della città"

Continua la guerra a distanza tra il consigliere di opposizione e il presidente dopo le accuse sui ritardi nell'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato

"Confesso che nel prendere atto della 'predica' che il presidente Luigi Febo ha rivolto anche a me, come consigliere comunale, mi è venuto subito da contestare apertamente il pulpito dal quale è stata pronunciata, visto e considerato che arriva da chi vistosamente non rispetta il mandato elettorale datogli dagli elettori e dal suo partito". Passa a sua volta al contrattacco il consigliere comunale di Forza Chieti Maurizio Costa, dopo la replica del sindaco Diego Ferrara, dell'assessore al Bilancio Tiziana Della Penna e dello stesso Febo alle sue accuse sui ritardi nell'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato.

"Stiamo infatti parlando - punta il dito Costa - del presidente del consiglio comunale più assente della storia politica di Chieti, malgrado percepisca l'80% dell'emolumento che tocca al sindaco per il servizio che dovrebbe dare alla comunità teatina. Per quel che riguarda
Forza Italia e le accuse che ha lanciato al gruppo, in relazione al comportamento avuto nei confronti dell'allora sindaco Umberto Di Primio, posso ricordargli, anzi fargli sapere (perché Febo anche da consigliere comunale è stato il più assente di tutti) - afferma l'esponente di minoranza - che Forza Italia ha rappresentato nel centrodestra la parte critica di quella gestione. A conferma parlano i documenti ufficiali, come la lettera a suo tempo inviata al prefetto di Chieti con le opportune segnalazioni su criticità rilevate nella gestione amministrativa del tempo. Documenti sempre disponibili, per affermare la verità di quanto accaduto".

Costa sottolinea "di non essere candidato alla Regione e non ho alcun interesse da tutelare, salvo quello che appartiene ai cittadini che mi hanno dato la delega a rappresentarli. In questa veste, non posso non contestare il fatto che con il suo schieramento - incalza sempre rivolgendosi a Febo - ha organizzato una campagna elettorale basata sul debito del Comune, peccando però ancora una volta di memoria, anzi preferendo la scelta sicuramente perdente di allontanare ogni confronto infilando la testa sotto la sabbia, a imitazione dello struzzo. A questo punto ho un'altra curiosità: dove era nel suo ruolo di 'assessore ombra', quando al responsabile del settore sono arrivate le delibere sul bilancio e sulla Teateservizi? Anche allora ha vinto la politica dello struzzo? Capisca però il nostro presidente del consiglio che senza una chiara assunzione di tutte le responsabilità, presenti e passate, non si uscirà mai dal buco nero in cui stiamo precipitando. E non aiuta Chieti e i suoi cittadini - conclude il consigliere di minoranza - nascondersi dietro le bandiere ideologiche: è l'ora di far parlare i fatti verificabili e trovare la soluzione meno negativa per tutti. Il presidente Febo sappia che se questa sarà la strada il gruppo di Forza
L'Italia non si tirerà certo indietro".
  

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