Scontri tra tifosi e carabinieri feriti: individuati quattro responsabili, solo uno è maggiorenne e in casa aveva anche stupefacenti

Sono quattro, un maggiorenne e tre minorenni, le persone ritenute responsabili delle violenze avvenute lo scorso 6 marzo fuori dallo stadio Valle Anzuca di Francavilla al Mare, dopo gli scontri tra i tifosi locali e quelli dell'Avezzano. Mentre erano impegnati a evitare il contatto tra le due tifoserie, due carabinieri erano rimasti feriti. 

All'alba di ieri, i militari dell’Arma hanno dato esecuzione contemporaneamente a due decreti di perquisizione emessi dalla procura ordinaria di Chieti e dalla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni dell’Aquila nei confronti dei tre, tutti di Francavilla, ritenuti responsabili per i fatti di quella domenica.

Le due procure, ciascuna per la parte di propria competenza e concordando con le risultanze investigative dell’Arma, hanno emesso i decreti di perquisizione a seguito dell’indagine svolta dalla stazione carabinieri di Francavilla, unitamente al nucleo operativo e radiomobile di Chieti. L'obiettivo era cercare i capi di abbigliamento utilizzati durante i tafferugli e le strumentazioni tecnologiche in uso ai quattro.

L’ordine di operazione del comando compagnia carabinieri di Chieti ha impiegato un dispositivo di oltre 20 militari congiuntamente al nucleo cinofili antidroga di Chieti per poter eseguire con prontezza l’attività di perquisizione personale, domiciliare e telematica nei confronti degli indagati.

L’esito delle operazioni di perquisizione è stato più che positivo: oltre ai riscontri gravemente indiziati e strumentazioni tecnologiche in capo ai soggetti, ritenuti utili alle indagini, sono state trovati, nell'abitazione del maggiorenne, oltre 5 grammi di sostanze stupefacenti, tra marijuana e hashish occultati in barattoli e vari dispositivi per la coltivazione e la produzione di sostanze stupefacenti.