Patteggiano la condanna due delle tre donne accusate di usura ai danni di un'imprenditrice di Lanciano
Due imputate hanno patteggiato rispettivamente 2 anni e un anno e mezzo, pena sospesa. La terza torna in aula a maggio. L'avvocato della vittima: "Delusi dalla sentenza"
Hanno patteggiato la condanna due delle tre usuraie arrestate lo scorso settembre per presunti prestiti a strozzo ai danni di una giovane imprenditrice di Lanciano. Questa mattina, nel tribunale di via Fiume, si è svolta l'udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio, presentata dalla Procura frentana, per le tre donne.
Due delle tre imputate, assistite dagli avvocati Massimiliano Baccaà e Giuseppe Pantaleone, hanno chiesto il patteggiamento; mentre la posizione della terza, assistita dall'avvocato Paolo Sisti, è stata stralciata e l'udienza rinviata al prossimo 8 maggio.
La 40enne, a cui per prima si era rivolta la vittima per chiedere soldi in prestito, ha patteggiato la condanna a due anni e 5mila euro di multa; la 37enne, nella cui rete la parte lesa sarebbe finita in un secondo momento, ha invece patteggiato la condanna a un anno e mezzo e 3mila euro di multa. Pena sospesa per entrambe.
"La mia assistita è molto delusa dalla sentenza - commenta l'avvocato Daniela Giancristofaro, legale dell'imprenditrice - il reato è grave ed è stato commesso, altrimenti non avrebbero patteggiato. Ma intanto sono libere. Per la mia assistita, invece, non c'è tutela, continua ad avere paura di eventuali ritorsioni. Sicuramente procederemo in sede civile per chiedere i danni".
