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Cronaca Rapino

Minacce al sindaco di Rapino: un uomo finito sotto processo

Il primo cittadino, Rocco Micucci da un anno è sottoposto a una "sorveglianza dinamica" dei carabinieri

Si è aperto il processo all'uomo di Rapino, querelato dal sindaco Rocco Micucci e imputato del reato previsto dall’articolo 612 del codice penale “perchè - si legge nel provvedimento del procuratore che ha svolto le indagini - minacciava Rocco Micucci di un danno ingiusto in quanto diceva che gliel’avrebbe fatta pagare e ciò dicendo gli si avvicinava quasi fino a colpirlo. Aggressione evitata per intervento di alcuni presenti”.

Nell’udienza di ieri, 9 gennaio, fa sapere il sindaco "il tentativo obbligatorio di conciliazione da parte del Giudice di pace del tribunale di Guardiagrele non è andato a buon fine per assenza dell’imputato. A questo punto il giudice ha ammesso l’esame dei testimoni ed ha rinviato al 5 marzo per l’esame dei testi del pubblico ministero".

La vicenda prende origine da una serie di post scritti "in maniera quasi ossessiva", contro l’operato del sindaco Micucci. Dopo l’annuncio del sindaco di Rapino di voler querelare l’autore dei post, "l'uomo secondo il racconto del primo cittadino si sarebbe "reso protagonista di una aggressione in un luogo pubblico con violenza verbale inaudita e arrivando quasi a colpirmi, rischiando di cadere dalla sua moto. Come si legge negli atti, solo l’intervento di alcune persone presenti ha evitato il peggio".

Dopo la presunta aggressione, il prefetto La Cioppa aveva disposto la sorveglianza dinamica al sindaco da parte dei carabinieri. Non una vera e propria scorta, ma il passaggio frequente dei militari dell'Arma nei luoghi in cui il sindaco lavora, per scongiurare qualsiasi malintenzionato".

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