Chieti Scalo di nuovo senza acqua durante la notte, esplode la protesta
Per l'ennesima estate di fila, dalle 2 alle 5 le case della vallata, ogni notte, subiscono l'interruzione idrica. Ma è inutile tentare di contattare l'Aca per le rimostranze: "Non risponde nessuno", testimonia una cittadina
È un incubo che torna ogni estate per tutti i cittadini della parte bassa della città, specialmente quelli di Madonna delle Piane, Chieti Scalo e Brecciarola. L’interruzione idrica notturna durante la bella stagione è diventato un problema irrisolvibile, al punto che segnalazioni e lamentele fioccano quotidianamente.
Solo tre anni fa il sindaco Umberto Di Primio aveva inscenato lo sciopero della sete sotto la sede dell’Aca, per rivendicare il diritto all’acqua di tutti i cittadini della vallata.
Tre estati dopo, il copione è sempre lo stesso: dalle 2 alle 5 del mattino, i rubinetti restano a secco. A prescindere dalle temperature, bollenti quelle di questi giorni, e dalle esigenze di ciascun cittadino.
L’ultima segnalazione arriva da una lettrice che racconta di essersi rivolta al primo cittadino, che l’ha invitata a rivolgere le sue rimostranze all’Aca. Ma dal centralino dell’azienda acquedottistica nessuna risposta: “Sto provando da un’ora a chiamare – racconta – gli uffici dell’Aca: chiaramente non risponde nessuno”.
Ma i resoconti di interminabili e caldissime nottate senza acqua sono moltissimi, tutti diversi fra loro, ma tutti uniti da un fattore comune: “La sospensione – lamentano i cittadini – è totalmente immotivata”. E così si sovrappongono le storie di mamme e papà di neonati che non possono lavarli a dovere dopo aver cambiato il pannolino, lavoratori o viaggiatori che non possono farsi una doccia dopo essere rientrati in tarda serata, anziani impossibilitati ad usare il bagno. Per l’ennesima estate di fila.