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“Caos traffico e poca sicurezza, ma la giunta ridimensiona le strade scolastiche”: è polemica a Lanciano

L'associazione "1000 Alberi" critica la scelta dell'amministrazione Paolini di non ripristinare la chiusura della strada davanti alla media Mazzini. Non è stato portato avanti neanche il progetto del "nonno vigile"

Caos di macchine e scarsa sicurezza davanti alle scuole di Lanciano, che durante la settimana hanno riaperto tutte i battenti. Le associazioni cittadine alzano la voce contro i provvedimenti decisi dall'amministrazione comunale che, dopo l'avvio della sperimentazione lo scorso anno, avrebbe deciso di ridimensionare le strade scolastiche, ovvero quegli spazi in prossimità delle scuole, chiusi temporaneamente al traffico veicolare per avere una zona di rispetto dove i bambini possano muoversi in sicurezza senza respirare gli scarichi delle auto.

È quanto sostiene l'associazione “1000 Alberi Aps”. “Con l’inizio del nuovo anno scolastico come associazione ci siamo fatti trovare pronti a ricominciare il servizio Piedibus in rispetto del patto di collaborazione siglato con il comune ormai 4 anni fa e rinnovato con l’arrivo della giunta Paolini – affermano Franco Mastrangelo (presidente), Annamaria Di Feliciantonio (vice) e Raffaele Angelucci (referente progetto Piedibus) - Le linee sono partite senza intoppi, abbiamo già 70 iscritti e nei prossimi giorni aumenteranno sicuramente. L’anno scorso con nostra grande soddisfazione eravamo riusciti a istituire, sempre in collaborazione con l’amministrazione, 4 strade scolastiche, dei loro genitori. Avevamo presentato un progetto chiaro che coinvolgeva più scuole delle 4 poi coinvolte nel progetto, ma come primo anno ci sembrava sufficiente per una prima sperimentazione”.

“Per quest’anno, fidandoci delle promesse della giunta, che ci assicurava di voler ampliare il numero di strade scolastiche, abbiamo iniziato a stimolare, soprattutto l’assessore Angelo Palmieri, per incontrarci già a maggio, in modo da poter organizzare al meglio l’inizio del nuovo anno scolastico – prosegue l'associazione - Istituire delle strade scolastiche è un grande impegno e ci vuole il coinvolgimento di tante persone per poter assicurare un servizio di qualità in tutta sicurezza. L’incontro è stato prima rimandato alla fine dell’anno scolastico, per poi essere rinviato a dopo le valutazioni fatte dalla giunta. Per noi è stato chiaro che ci avrebbero escluso da qualsiasi coinvolgimento, probabilmente proprio perché avevano già in mente di ridimensionare le strade scolastiche. Infatti con l’inizio del nuovo anno oltre ad un evidente ritardo, nessuna ordinanza è stata emessa, abbiamo avuto la certezza che non vi è intenzione di ripristinare la strada scolastica in via Martiri 6 Ottobre, all’ingresso della scuola media Mazzini”.

“Una scelta scellerata e in antitesi con qualsiasi intenzione di salvaguardia della salute e della sicurezza dei ragazzi – sostiene l'associazione - anzi in questo modo si mette in pericolo la loro incolumità. Abbiamo ricevuto foto da tutti gli istituti, caos e pericoli ovunque, non riusciamo a comprendere la scelta di questa giunta che continua con una chiara politica di difesa dei diritti solo dell’automobilista e nulla fa per salvaguardare la salute dei più piccoli. La nostra associazione valuterà qualsiasi mezzo per contrastare queste scelte fuori tempo e contro le più sensate norme di buon senso e di rispetto dei diritti dei bambini”.

Il traffico in via Ferro di Cavallo nell'orario di entrata

Si chiede, invece, che fine abbia fatto il progetto dei 'nonni vigile' l’Associazione per i diritti degli anziani (Ada) che, unitamente alla locale Uil Pensionati e Uil-Fpl, lo scorso mese di febbraio aveva inoltrato al Comune di Lanciano una proposta per la realizzazione del progetto “Nonno vigile per Lanciano” con il quale intendeva assicurare un’attività di vigilanza presso le scuole presenti nel territorio comunale negli orari di ingresso e di uscita degli alunni dai rispettivi plessi scolastici. Visto anche che la polizia municipale fatica ad assicurare il servizio, data la carenza di organico.

“Lo scopo era quello di contribuire alla costruzione di un sistema di sicurezza intorno agli alunni orientato ad eliminare eventuali pericoli durante l’entrata e l’uscita dalle scuole – spiega l'associazione - promuovendo il ruolo degli anziani nella comunità locale, incentivando la loro partecipazione attiva alla vita sociale e favorendo, contestualmente, lo scambio generazionale, nonché supportare ed integrare nel servizio giornaliero cui è preposto la carenza di organico in cui versa il corpo di polizia municipale di Lanciano. A tale iniziativa avrebbero partecipato i cittadini residenti nel Comune di Lanciano, pensionati o inoccupati, di età compresa tra i 60 e 75 anni in possesso di idoneità psico-fisica specifica. Ad oggi, all’apertura del nuovo anno scolastico, sebbene i promotori avessero fornito al Comune di Lanciano sia uno schema di regolamento da approvare in consiglio comunale, sia una proposta di convenzione, da palazzo di città, nonostante il favorevole accoglimento delle varie compagini politiche, tutto tace a scapito della collettività”.

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