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Sabato, 27 Aprile 2024
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Nuovo progetto di estrazione gas a Bomba, D'Orsogna invita alla partecipazione popolare e chiede a Marsilio di schierarsi contro

Un appello, quello al presidente uscente, che la docente universitaria aveva già rivolto qualche settimana fa; ora chiede di inviare osservazioni al ministero per scongiurare le trivelle

È un invito alla partecipazione popolare contro il nuovo progetto di estrazione di gas a Bomba quello che arriva da Maria Rita D'Orsogna, docente universitaria statunitense con origini abruzzesi. 

Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, infatti, ha aperto un portale che permette a tutti i cittadini, entro il 27 marzo, di inviare osservazioni di contrarietà al nuovo progetto “Colle Santo”. "Ci auguriamo che la popolazione, associazioni, la Chiesa, enti locali, sindaci, i politici e tutti i portatori di interesse - dice D'Orsogna - vogliano prendere a cuore questa opportunità e fare tutto il possibile per difendere il territorio, dedicando un po’ di tempo all’invio di osservazioni di contrarietà a Roma. 'Colle Santo' nella sua terza incarnazione prevede di nuovo l’estrazione di gas a Bomba, territorio fragile e instabile, e successive operazioni di raffinazione, compressione e raffreddamento del gas, e ulteriore trasporto su strade di montagna piccole e tortuose. Si avanza anche la possibilità di trivellare nuovi pozzi e di stoccare anidride carbonica nel sottosuolo per l’eternità.

"Il progetto in questione - spiega la docente - arriva da una ditta ad-hominem, la LNEnergy di Mark Frascogna, ex dirigente della Forest Oil, che cerca di estrarre gas a Bomba da circa 15 anni. Questo nuovo progetto, sebbene venga spacciato come verde e strategico, non porterà nulla di buono all’Abruzzo e neanche all’Italia. A Bomba verrà estratto l’equivalente di 10 giorni di fabbisogno energetico nazionale, spalmati sull’arco di 20 anni, e verrà stoccato lo 0,0004% di tutta l’anidride carbonica prodotta in Italia. Il gas sarà immesso in rete e venduto al miglior offerente. A noi resteranno rischi di frane, terremoti, subsidenza, incidenti, cedimento della diga, nonché puzze, inquinamento dell’aria e dell’acqua con sostanze carcinogeniche e radioattive. L'anidride carbonica stoccata nel sottosuolo di Bomba dovra' essere monitorata e gestita per i secoli a venire".

"È evidente - incalza D'Orsogna - che 'Colle Santo' è solo opera di speculazione da parte di Mark Frascogna, che vive in Mississippi e non in Abruzzo, e di un gruppo di finanza chiamato  Reabold Resources che da Londra promette ottimi ritorni ai suoi investitori.Per chi volesse fare sentire la propria voce, è auspicabile che ciascuno scriva al ministero articolando le sue motivazioni personali secondo le istruzioni rese note dal sito del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. I testi vanno mandati usando il proprio indirizzo di Pec all'indirizzo va@pec.mite.gov.it, oppure si può usare il proprio SPID/CIE. Occorre anche rilasciare una delibera sul trattamento dei dati personali". 

Da Maria Rita D'Orsogna arriva anche l'invito, a chi non avesse a disposizione questi mezzi, ma volesse comunque collaborare, a unirsi al piccolo gruppo di volontari che può aiutare nell’invio dei testi a Roma, scrivendo a mrdorsogna@gmail.com in modo da coordinare opportunamente. 

Dopo l'appello di qualche settimana fa, la docente universitaria torna a rivolgersi al presidente della Regione uscente Marco Marsilio, ritenendo "molto grave, a mio parere, che non abbia ancora espresso opinioni o intenti su Bomba, viste la pericolosità e l’irreversibilità del progetto 'Colle Santo'. Similmente lo sfidante Luciano D’Amico non sembra avere preso posizioni chiare. Mi auguro invece, vivamente, che ciascuno di noi cittadini voglia usare qualche minuto del proprio tempo per mandare queste osservazioni a Roma in nome del bene comune", conclude.

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