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Domenica, 28 Aprile 2024
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La cooperativa che gestisce l'ambito sociale a Guardiagrele replica alla Cgil: "Ritardi pagamenti da pubblica amministrazione"

La cooperativa Sociale Samidad che gestisce l'ambito sociale Ecad 13 in risposta alla fp Cgil

Dopo le parole del segretario della fp Cgil, Giuseppe Rucci che si era rivolto al sindaco di Guardiagrele per chiedere di intervenire "a favore dei lavoratori che non ricevono il pagamento delle retribuzioni del mese corrente nei tempi previsti dal Ccnl" la cooperativa Sociale Samidad che gestisce l'ambito sociale Ecad 13.

"Gli stipendi doverosamente dovuti ai propri soci lavoratori - spiega Centra Anna Lucia, responsabile Servizi Territoriali della cooperativa - hanno subito un lieve ritardo. È utile nel merito, approfondire il perché e magari su questo riflettere. Le cooperative subiscono ormai da anni gli effetti dei ritardi del pagamento delle prestazioni dei servizi da parte delle pubbliche amministrazioni. La legge prevede che le fatture emesse per il lavoro svolto vengano liquidate entro 30 giorni dall’emissione invece, in barba alla direttive europee e leggi nazionali, si può arrivare anche a 12 e più mesi per vedere il proprio lavoro riconosciuto.

Nei fatti le cooperative anticipano mensilmente denari affinché la pubblica amministrazione possa garantire ai propri cittadini i servizi. Per assicurare gli stipendi le cooperative ricorrono all’anticipo delle fatture da parte delle banche sulle quali paga sostanziosi interessi. Quando questo meccanismo si inceppa (perché le fatture anticipate non sono coperte dai pagamenti della pubblica amministrazione) ecco che si verificano queste situazioni. Nell’articolo la Cgil fa riferimento ad un presunto “silenzio e quasi nella indifferenza” in cui versano gli operatori. Questa affermazione è falsa. I soci-lavoratori sono sempre, quotidianamente per 365 giorni l’anno supportati dai coordinatori dei servizi nella soluzione di piccoli e grandi problemi sia nel lavoro che nella vita personale perché prima di essere 'operatori', sono soci della cooperativa.

Si fa riferimento al periodo Covid in cui sembra, almeno a leggere l’articolo, che i soci lavoratori si siano 'esposti in prima persona' come se la cooperativa li avesse abbandonati a se stessi. Falso! Proprio in quel periodo, mentre il mondo e i governi non sapevano cosa fare, le cooperative si sono adoperate per trovare soluzioni che salvaguardassero la salute dei propri soci e continuando a garantire i servizi alle persone. Sempre a quanto afferma la Cgil, i soci-lavoratori hanno 'un monte ore e salari bassi' come se a determinarli fosse la cooperativa Samidad. Questo aspetto esige chiarezza! Il monte ore assegnato a ciascun socio-lavoratore è determinato prima di tutto da quante persone sono prese in carico dal servizio sociale e poi dalle scelte contrattuali dei soci-lavoratori: c’è chi sceglie di non lavorare il pomeriggio o altre fasce della giornata per impegni familiari o altro, chi ha un secondo lavoro, chi per condizioni di salute ha delle limitazioni per cui può svolgere solo determinate mansioni.

Il salario, ovvero paga oraria stabilita secondo il livello di assunzione è stabilita dal Ccnl delle cooperative sociali al quale la cooperativa Samidad aderisce. La questione quindi andrebbe affrontata in altri luoghi, spesso disertati proprio dalle associazioni di categoria che dovrebbero rappresentare e tutelare gli interessi delle cooperative sociali che ad oggi impiegano circa 300mila addetti ed è qui che c’è 'silenzio ed indifferenza'. 

Infine la Cgil invita la pubblica amministrazione a monitorare circa il corretto utilizzo delle 'risorse pubbliche per servizi essenziali' in riferimento al pagamento degli stipendi azione questa alla quale la cooperativa non si sottrae, come non si è mai sottratta a qualsiasi doverosa azione della pubblica amministrazione per la quale gestisce i servizi". 

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