Dal rettorato dell'università di Teramo alla corsa per le elezioni regionali come candidato presidente del Patto per l'Abruzzo il passo non è di certo stato breve ma Luciano D'Amico sembra avere le idee chiare sul futuro della regione nella quale è nato (a Torricella Peligna) e cresciuto.
E dove ha deciso, avendone l'opportunità, di rimanere.

Dopo gli studi e la laurea nell'università d'Annunzio è iniziato il suo percorso accademico che l'ha portato fino all'essere rettore dell'Unite, l'università di Teramo.

Poi, qualche mese addietro, la scelta di accettare la candidatura e farsi da portabandiera della coalizione che mette insieme centrosinistra e Movimento 5 Stelle nella sfida al presidente uscente della giunta regionale Marco Marsilio di Fratelli d'Italia che verrà ancora una volta sostenuto dal centrodestra guidato dal partito di Giorgia Meloni. D'Amico, in una lunga video intervista che ci ha concesso, spiega molto chiaramente le idee che ha e i contenuti che propone per un Abruzzo che a suo avviso ha necessità di cambiare marcia. Una regione che deve fare in modo di garantire a tutti i diritti fondamentali come quello alla salute e allo studio e che deve riuscire a non far scappare i tanti giovani che trovano maggiori opportunità fuori dai confini regionali. Chiara anche la posizione riguardo alle infrastrutture che sono da rimodernare per far sì che possano diventare strategiche per lo sviluppo del territorio. D'Amico sottolinea anche la profonda differenza di fondo che esiste tra il centrosinistra e il centrodestra. 

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