Interventi di messa in sicurezza del costone roccioso della chiesa San Pietro a Roccascalegna

Tra le immagini che descrivono l’Abruzzo, quella del complesso del castello di Roccascalegna e della chiesa di San Pietro è senz’altro tra le più note e consolidate nella memoria collettiva. Alla forza di tale figurazione, corrisponde nella realtà una estrema fragilità materiale: la delicata placca rocciosa su cui si ergono le antiche fabbriche, infatti, richiede monitoraggi ed interventi costanti per contrastare la sua naturale tendenza al disfacimento.

Nella sala convegni del castello medievale di Roccascalegna è stato presentato il libro “Il complesso del castello medievale di Roccascalegna" – Interventi di messa in sicurezza del costone roccioso della chiesa San Pietro”. Il volume a cura dell'ingegner Giovanni Masciarelli, responsabile dell'Ufficio Ttecnico del Genio civile di Chieti, dell'ing. Nicola Masciarelli dello studio Masciarelli Ingegneria-Geotecnica e Idraulica e dell'arch.itetto Aldo Giorgio Pezzi del Mic-Segretariato regionale per l'Abruzzo, racconta, quasi come un diario di bordo, di un viaggio la cui meta non poteva essere pienamente nota in partenza, il percorso intrapreso per ristabilire l’equilibrio tra natura e opera dell’uomo, in un ambito dove queste ultime si coniugano in una straordinaria armonia paesaggistica.

La scarsa conoscenza della struttura muraria della chiesa, l’impossibilità di accedervi a seguito del cedimento della roccia che ne sosteneva l’abside, le difficili condizioni ambientali dell’intervento per il costante rischio di ulteriori crolli, hanno rappresentato le complesse variabili alla base del restauro condotto con una partecipazione pienamente collettiva, valore aggiunto al risultato conseguito. La pronta condivisione di risorse ed obiettivi tra enti periferici del Ministero della Cultura (Segretariato Regionale per l’Abruzzo, Soprintendenza) ed enti locali (Genio Civile di Chieti, amministrazione comunale di Roccascalegna) ha permesso l’ottimizzazione dei tempi e delle procedure di intervento. Gli interventi di Roccascalegna, cosi come descritto nel libro presentato dal prof. Claudio Varagnoli ordinario di Restauro architettonico dell'jniversità “G. D'Annuncio” di Chieti-Pescara, hanno portato non solo alla ricostituzione della continuità rocciosa della porzione interessata al crollo e al consolidamento della base dell’abside di San Pietro, ma ad opere di restauro più estese, con l’obiettivo di creare, per il futuro, le condizioni per una più agevole ed efficace azione di monitoraggio e pronta messa in sicurezza delle parti a maggior rischio. In quest’ottica, è stato approntato un nuovo percorso pedonale che corre lungo il fronte nord della chiesa e che confluisce nel più ampio anello che circonda l’intero complesso monumentale, generando così, al contempo, un inedito punto di accesso ad esso che arricchisce ulteriormente il godimento paesaggistico di un ambito unico nel suo genere. Il ripristino dell’agibilità della chiesa ed ulteriori interventi di consolidamento del castello, con interventi in corso di progettazione, completerà a breve un percorso che, iniziato nel 2015 e causato da un evento drammatico, ha fatto sentire nel corso del tempo tutti i suoi protagonisti parte integrante della comunità locale che vive quotidianamente questi luoghi. Alla presentazione hanno partecipato, oltre al sindaco Domenico Giangiordano, la dott.ssa Federica Zalabra segretario regionale per l'Abruzzo, l'arch. Cristina Collettini dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara, l'ing. Vittorio Di Biase del Genio Civile di Chieti, l'architetto Gregorio Di Luzio del Rotary Club Chieti.