Colle Gallo: la politica scende in piazza, si aprono scenari di valorizzazione nel triennio 2023-2025
Colle Gallo: da cosa nasce cosa. Anzi: da una “sagoma” nasce una speranza. Dopo l’annunzio della direzione dei lavori circa la apprezzata soluzione tecnica concepita per poter un domani “riaprire”, è proprio il caso di dirlo, il discorso valorizzazione di monumentalità e reperti più significativi emersi a seguito degli scavi di archeologia preventiva, la politica scende in … Piazza. Ieri ha fatto visita al cantiere l’onorevole Daniela Torto, una capatina nel cuore della storia teatina “a titolo personale” ma dai promettenti sviluppi. “L’archeologia mi ha sempre appassionato ma questo è un aspetto relativo, quel che più conta per un amministratore o un parlamentare”, spiega l’esponente pentastellata, “è iniziare a pensare in chiave programmatica a cosa possa ancor più offrire in un futuro prossimo, in termini di ricadute culturali oltre che specificamente sociali ed aggregative, questo importante spazio pubblico che sta per essere restituito alla Città”. Il deputato abruzzese, accompagnata dal consigliere comunale ed ex candidato sindaco Luca Amicone, è stata resa edotta dal responsabile della sicurezza di cantiere e co-progettista, l’architetto Gianfranco Scatigna, e dall’architetto Maria Cicchitti, sugli accorgimenti [le “sagome” individuanti i resti archeologici e collegate al resto del massetto con “giunti tecnici”, ChietiToday, 17 marzo] che verranno a breve adottati per perimetrare con ricorsi in mattonelle le zone ritenute a più alta rilevanza scientifica, ossia l’area della cisterna monumentale e dell’attigua domus recante preziose porzioni musive, ma anche il fazzoletto di raccordo fra palazzo Mezzanotte e Palazzo di Giustizia. L’accelerazione conferita infatti nell’ultimo mese dalla Soprintendenza agli approfondimenti scientifici ed al parziale svuotamento della stupenda cisterna antistante [ed in parte sottostante] la Cattedrale, nonché al consolidamento dei mosaici della residenza romana che a questo punto torna a candidarsi come la tanto evocata domus di Caio Asinio Gallo, ripropone in chiave prospettica, ossia ormai azionabile nel triennio 2023-2025, la quaestio della fruibilità in loco di uno spaccato importante ed artisticamente affatto marginale della storia teatina. Oltre al focus sugli aspetti tecnico-programmatici, l’occasione è stata utile per una interessante “full-immersion” tra i segreti di Colle Gallo, con l’archeologo Serafino Lorenzo Ferreri a far da cicerone.
Duemilacinquecento anni di Storia documentati, dalla sepoltura ellenistica della Principessa Marrucina alla Chieti contemporanea, passando per la Città romana e quella medioevale, in un percorso evocativo di future opportunità come ad esempio [e qui torna la prospettiva che la soluzione delle “sagome” sembra aver riproposto] l’intero svuotamento e la fruibilità dell’ipogeo e la lettura dei mosaici mediante finestre d’affaccio opportunamente concepite ed attrezzate. “Se ne riparlerà”, dice l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, anch’egli presente in piazza San Giustino insieme all’assessore alla Sanità Fabio Stella [quest'ultimo vanta ruoli importanti come capo segreteria nei governi Conte 1 e Conte 2], “dopo che avremo chiuso il cantiere secondo i tempi previsti dall’appalto, l’amministrazione è stata attenta sia alle esigenze improrogabili della riqualificazione della piazza, sia ai possibili sviluppi di una fruizione compatibile delle monumentalità”. In sostanza, la possibilità neanche tanto remota di riaprire porzioni di lastricatura grazie alla amovibilità delle sagome intermodulari progettate dall’architetto Scatigna, e ciò senza danneggiare la pavimentazione circostante, lascia aperta un’autostrada a prospettive fino a due settimane fa ritenute non praticabili.
“Certe occasioni”, così ritorna Daniela Torto sull’argomento “sviluppi” anche nella sua veste di componente la V Commissione [Bilancio, Tesoro e Programmazione], “vanno sfruttate, sto pensando, in un contesto di piena sinergia istituzionale con il Comune di Chieti e la Soprintendenza, di inoltrare una interrogazione diretta al Ministro della Cultura Dario Franceschini affinché possa essere valutata la percorribilità di finanziamenti da attingere dai fondi di programmazione triennale, si tratta di un iter non proprio breve ma col pregio di comportare, comunque, una risposta scritta del Ministero e, dunque, potremo sapere in che termini e secondo quali disponibilità il Comune stesso possa programmare gli interventi di valorizzazione”. Ma oltre ai fondi ministeriali, le prossime annualità potranno offrire soluzioni anche a livello europeo. In tal senso si spera che l’amministrazione comunale possa individuare e sfruttare i canali giusti. E mentre ci si augura che Colle Gallo, dopo la chiusura dell’appalto in corso e della ricollocazione della Piazza in una ottica di spazio centripeto per cittadini ed attività pubbliche e produttive, possa aprirsi a nuovi scenari, di stretta attualità è il discorso che attiene lo spazio espositivo, una vera e propria dependance museale, di via Chiarini. La Soprintendenza Apab Chieti-Pescara è in attesa di recepire la disponibilità formale del Comune alla firma del protocollo che disciplinerà l’allestimento dell’”info point” museale dove esporre veri e propri frammenti di storia teatina, dalla principessa Marrucina alla Venere Teatina, storia da raccontare anche con sussidi di realtà virtuale ed audiovisivi.