L’Ammiraglio Veri in Libano col Presidente del Desi Consorti
Il 24 marzo, a Beirut, in Libano, si terrà un Seminario sulla "Violazione dei Diritti Umani in Medio Oriente", evento internazionale, organizzato da Luciano Consorti, Presidente del "Dipartimento Europeo Sicurezza Informazioni" (DESI), onlus con sede in Italia a Sant'Omero (Te), e dal "LOAP" League of Arab People Organization con sede a Il Cairo in Egitto. All' evento, caldeggiato dal Ministro della Giustizia libanese, Salim Jreissati, a cui parteciperanno circa 50 delegazioni provenienti da diversi paesi del mondo e mediorientali, parteciperà anche l'Ammiraglio Rinaldo Veri, candidato sindaco di Ortona alle prossime elezioni comunali, già Presidente del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD).
I temi del seminario sono: cooperazione sulla sicurezza, cyber security, lotta al terrorismo ed immigrazione. Il DESI è conosciuto nel mondo anche per avere dato notizie e dichiarazioni riguardo la possibile soluzione al problema dell'immigrazione incontrollata e su possibili infiltrazioni di terroristi nel nostro paese: una di queste soluzioni era di adottare un chip rifd a radiofrequenza, impiantabile sottopelle agli immigrati venuti in Italia, progetto che potrebbe partire da accordi con i paesi di origine. Tra l'altro, il Presidente del DESI, Luciano Consorti, proprio alla vigilia della partenza per il Libano, aveva denunciato, all'autorità giudiziaria italiana, delle presunte minacce di morte provenienti da un numero di telefono israeliano. Ma, nonostante la denuncia di minacce, il Consorti non ha risparmiato le sue energie nell'organizzazione del convegno in Libano.
Luciano Consorti andrà a Beirut con una delegazione italiana composta, oltre che dall'Ammiraglio Rinaldo Veri, anche dal Presidente ESIA Pietro Passariello, e dall'ingegnere informatico esperto di cyber security, Selene Giupponi. Dovrebbe intervenire all'evento anche l'attrice di Hollywood Carla Ortiz che riceverà dal Presidente del DESI, una nomina di ambasciatrice internazionale per i diritti umani. La delegazione dovrebbe essere ricevuta dal capo delle forze armate e dal capo della polizia libanese