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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Lanciano

Nefrologia e dialisi spostate da Lanciano ad Atessa: “Così l'ospedale chiude”

L'operazione di 'taglia e cuci' per la costruzione del nuovo ospedale rischia di avere ricadute negative sull'offerta sanitaria frentana. Taglieri (M5S): "Privare un Dea di primo livello di servizi essenziali è una scelta miope"

La notizia dello spostamento dei reparti di Nefrologia e Dialisi dall'ospedale di Lanciano a quello di Atessa agita in questi giorni la politica frentana, pronta a fare le barricate. Il motivo dello spostamento sarebbe l'avvio dei lavori per il nuovo Renzetti, che secondo centrosinistra e movimenti civici, però, porterà a un progressivo svuotamento dei servizi nel presidio di Lanciano.

“Quello della costruzione del nuovo ospedale è un evergreen della propaganda del centrodestra targato Marsilio – dichiara il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Francesco Taglieri - che sembra ritornare sempre quando si è in prossimità di una scadenza elettorale, con l’assessore Verì e il dg Schael, fresco di riconferma da parte del presidente, prontamente impegnati a illustrare fantomatici progetti, gare e lavori. Peccato che la realtà differisca di molto dalla narrazione portata avanti dal centrodestra in questi 5 anni”.

“La realtà che forse sfugge a chi governa questa regione è fatta di carenza cronica di personale, taglio della spesa farmaceutica e della presenza di macchinari obsoleti nei reparti che generano il conseguente taglio dei servizi per l’utenza – continua Taglieri - L’operazione di ‘taglia e cuci’ che cerca di mettere in campo il manager della Asl 02, con l’avvallo del Governo regionale è a mio avviso un grave errore. Si rischia di dare la mazzata definitiva all’offerta sanitaria frentana. Infatti il Pronto soccorso si ritrova con solo sette unità operative e reparti come Urologia, Oculistica Otorinolaringoiatra, da sempre considerati servizi imprescindibili per il funzionamento di un Dea di primo livello, che vivono una situazione drammatica, con servizi garantiti in certi casi solamente alcuni giorni a settimana, a causa della cronica carenza di personale. A questo quadro estremamente complesso va aggiunto il probabile spostamento in via definitiva dei reparti di Dialisi e Nefrologia ad Atessa. Privare un Dea di primo livello di questi servizi essenziali appare una scelta miope che rischia di mettere in difficoltà l’utenza di tutta la provincia”.

“Il centrodestra prima di parlare di progetti e propagandare di nuovi ospedali dovrebbe rispondere a questi semplici quesiti – incalza Taglieri - come mai si vogliono demolire palazzine, tra le più recenti, dove in queste ultime settimane sono stati effettuati anche lavori di manutenzione? Con la costruzione del nuovo ospedale sarebbe preservato il servizio di elisoccorso? Non essendoci le necessarie coperture economiche per realizzare il nuovo ospedale, Regione e direzione strategica hanno intenzione di accedere ad un project financing, consegnando la sanità frentana al privato? Difronte a questo scempio della sanità pubblica, e a queste domande che da 5 anni non trovano risposta, non possiamo rimanere silenti”.

Il capogruppo del M5S in consiglio regionale annuncia per sabato 14 ottobre una conferenza stampa davanti all’ospedale Renzetti. 

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