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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Taglieri (M5S) frena sulla rete ospedaliera: "Ad oggi non c'è nulla di approvato"

Il capogruppo pentastellato parla di ennesimi correttivi al documento: "Senza l'ok del consiglio regionale non si va da nessuna parte". De Santis (Lega): "Posto rimedio alle chiusure del centrosinistra"

"Un'approvazione per ogni stagione. La nuova rete ospedaliera abruzzese sembra essere diventata 'l'evergreen' della propaganda di centrodestra. Sulla stampa, infatti, leggiamo grandi paroloni di autocelebrazione, ma nella realtà dei fatti arrivano gli ennesimi correttivi per un documento che la giunta dovrà riscrivere per poi far iniziare l'iter di discussione in consiglio regionale e inviarlo ai tavoli ministeriali. Perché, forse la Verì e i suoi fan dimenticano, siamo in un Paese democratico e la nuova rete ospedaliera senza l'ok del consiglio regionale non va da nessuna parte". Frena gli entusiasmi il capogruppo del M5S Francesco Taglieri in merito al via libera arrivato dal comitato Lea alla riorganizzazione della rete ospedaliera abruzzese.

“Ad ora non c’è nulla di concreto – continua Taglieri - Anche perché, si dimenticano di dire che non c’è stata alcuna condivisione o confronto all’interno del consiglio regionale, laddove cioè vengono riportate le istanze degli abruzzesi, di cui noi consiglieri siamo portavoce e dove la rete deve passare per la sua approvazione. L’arroganza di questo Governo regionale è nota a tutti, eppure speravamo che, vista l’importanza della posta in palio, per una volta agisse in maniera più trasparente e responsabile. E soprattutto che invece della solita annuncite dimostrassero ascolto e attenzione ai territori. Sia chiaro che a oggi non c’è alcuna rete ospedaliera approvata ed è bene ricordare che, attualmente, non c’è alcun piano sanitario vigente. Una gestione della sanità totalmente fallimentare, dunque”.

“La bozza del 2021 ha mortificato l’intero Abruzzo, creato disequilibrio tra le provincie e umiliato interi territori, non prendendo assolutamente in considerazione le aree interne – rimarca il capogruppo M5S - Ecco perché torniamo a chiedere a gran voce una reale condivisione della bozza sulla rete ospedaliera. Se il presidente Marsilio e la sua giunta pensano di imporci un documento senza alcuna condivisione sono fuori strada: non accetteremo passivamente questa azione politica, ben consapevoli del fatto che la prossima rete sarà quella che tutti gli abruzzesi dovranno vivere nei prossimi cinque anni. Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia hanno massacrato la sanità pubblica e basta recarsi in un qualsiasi Cup o in un ospedale per toccare con mano quanto alle chiacchiere autocelebrative del centrodestra si contrapponga una realtà completamente opposta, fatta di disservizi, rallentamenti e utenti costretti a recarsi addirittura fuori regione per effettuare esami diagnostici. Quindi consiglio all'assessore Verì di abbassare i toni della propaganda e di iniziare a lavorare in consiglio regionale, che è il luogo preposto. Come sempre fatto in questi anni, lotteremo fino alla fine per dare agli abruzzesi una sanità pubblica efficiente" conclude.

Di diverso avviso il portavoce della Lega abruzzese, Francesco De Santis: "Con la reingegnerizzazione della rete ospedaliera regionale approvata dal comitato Lea del Ministero la Lega pone rimedio alle sanguinose chiusure del precedente governo di sinistra, riclassificando e riaprendo gran parte dei presidi ospedalieri dimenticati".

Già lo scorso maggio il tavolo ministeriale aveva approvato la ridefinizione della rete, in cui vengono riclassificati diversi presidi come quello di Sulmona, che diventa dea di primo livello; Ortona, Penne e Popoli in ospedali di base sede di pronto soccorso; la classificazione dei presidi medici h24 di Tagliacozzo, Pescina e Guardiagrele in stabilimenti ospedalieri rispettivamente degli ospedali di Avezzano, L’Aquila e Chieti, in cui ubicare reparti specialistici e il riconoscimento al presidio di Atessa della funzione di ospedale di area disagiata.

"L’assessore Verì, insieme alla squadra della Lega, non solo ha portato a casa un importante traguardo per l'Abruzzo intero ma è riuscita a conciliare le esigenze dell’Abruzzo con i rigidi parametri del decreto ministeriale Lorezin, DM70, che penalizzava i territori a scarsa densità abitativa come il nostro . Questo aspetto è dirimente per assicurare una migliore programmazione sanitaria con servizi maggiormente efficienti e rapidi. Su un tema così importante la Lega aveva promesso di invertire la rotta, di riaprire reparti e ospedali e investire maggiori risorse sulla sanità, e così abbiamo fatto”, conclude De Santis.

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