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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Polemiche sul Comune di Chieti, Pompilio (Azione politica): "Penalizzate le professionalità del territorio"

Difesa davanti alla Corte dei Conti affidata a uno studio legale di Roma e Milano

"Le scelte dell’amministrazione Ferrara penalizzano le professionalità del territorio. Dopo gli incarichi per circa 350mila euro conferiti dalla Teateservizi per il concordato che non hanno visto nessuna scelta ricadere su professionisti di Chieti, ora l’ennesima beffa con un incarico legale affidato a studi milanesi e romani".

A lanciare l'accusa è la consigliera comunale di Azione Politica, Serena Pompilio che sottolinea come "senza scendere nel mero campanilismo, mi meravigliano queste richieste di disponibilità a colleghi di fuori foro dopo una campagna elettorale svolta all’insegna della teatinità. Il Sindaco che ufficialmente, evidentemente perché ordinata da altri, conferìsce incarichi senza investire preliminarmente i nostri ordini professionali che hanno una rappresentatività che altrove sognano.

Mi riferisco alla delibera di giunta del 14 aprile scorso con la quale, per avvalorare la tesi della legittimità del conferimento agli avvocati capitolini, addirittura si mette in cattiva luce anche la professionalità indiscussa dei legali dell’ente che poi alla fine si nono ritrovati però a cooredigere quelle controdeduzioni ai rilievi mossi dalla corte dei conti che altri non hanno svolto".

Pompilio si dice "ancora più sconcertata, poi, dalla successiva determina dirigenziale del 18 aprile laddove vengono disposti circa 9mila euro per l’attività prossima di giovedì nella quale sarà richiesto un differimento. Perchè in un Comune in gravissime difficoltà economiche vengono determinati 9mila euro per una attività che poteva essere svolta tranquillamente dai legali dell’ente che hanno coopartecipato alla stesura delle controdeduzioni? Perché chiedere un differimento alla Corte dei Conti se si era parlato di collaborazione? Non nego che, quale iscritta all’Ordine forense di Chieti, non posso più tollerare provvedimenti che comportano scelte sempre e sistematicamente esterne al mio ordine di appartenenza in spregio alla classe forense teatina alla quale mi onora appartere.

Chiedo che il Consiglio dell’ordine teatino intervenga per il tramite del suo presidente, Goffredo Tatozzi, che si è da sempre speso a tutela dell’ordine affinché ci siano opportuni provvedimenti a tutela della classe forense locale svilita dai continui e sistematici ricorsi ad affidi esterni senza benché minimamente considerare le professionalità indiscusse del nostro ordine professionale di appartenenza".
 

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